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EON
EWS
n.
549
-
GENNAIO
2012
Il 2011 è stato un anno “insidioso” per l’intero settore industriale, a causa delle condizioni economiche
mondiali, della crisi in corso nell’Eurozona e degli effetti dei disastri naturali in Giappone e Thailandia
2011:
un anno difficile, ma stimolante
V
ista la posizione geografica di
una porzione importante della ca-
pacità di fabbricazione dei compo-
nenti, il settore elettronico è stato
forse quello più colpito.
In contrapposizione a ciò, abbiamo
registrato livelli elevati di attività e
innovazione in determinati settori,
quali: illuminazione allo stato so-
lido, energia rinnovabile, scienze
della vita e robotica. È in queste
aree che Farnell
ha effettuato notevoli investimenti
volti a identificare e offrire i prodot-
ti più all’avanguardia, supportati da
un’ampia gamma di informazioni e
micrositi dedicati.
Per i distributori di servizi ad alto
livello come Farnell, in grado di
mettere a disposizione centinaia
di migliaia di linee di prodotti di
fabbricanti di tutto il mondo, la
combinazione determinata dalla
situazione economica e dai disa-
stri naturali, che in alcuni casi ha
portato a un arresto completo del-
la produzione, si è dimostrata una
base solida di verifica della catena
di fornitura. Verifica superata con
esito ampiamente positivo. Inoltre,
subito dopo il verificarsi dei sud-
detti disastri naturali, siamo stati
in grado di fornire un servizio di
altissimo valore attraverso la nostra
community virtuale element14,
grazie al quale abbiamo potuto
mantenere aggiornati i nostri clien-
ti, nonché la più ampia comunità
del settore elettronico, circa la si-
MIKE BUFFHAM,
direttore prodotti
ed EDE, Premier
Farnell
M
IKE
B
UFFHAM
tuazione aggiornata in materia di
disponibilità dei componenti.
Nel 2011 c’è stata una crescita
continua e un aumento della con-
sapevolezza dell’appartenenza alla
nostra community virtuale ele-
ment14, potenziato dal lancio di
The Knode, uno strumento che
mette a disposizione dei progetti-
sti un ambiente di ricerca, proget-
tazione e costruzione per i propri
progetti integrati. L’utilizzo dei fo-
rum online specifici di settore, oltre
che di fonti d’informazione e col-
laborazione, sta diventando prassi
consolidata per quel che riguarda
la progettazione per il settore elet-
tronico. La quota di transazioni
online è continuata a crescere nel
2011: essa oramai supera il 70%
del totale degli acquisti effettuati.
Le difficili condizioni economiche
hanno costretto gli OEM ad “ac-
contentarsi” delle apparecchiature
e macchinari di produzione a di-
sposizione. Ciò si è tradotto in un
aumento della richiesta di compo-
nenti MRO. Farnell sta quindi con-
tinuando a potenziare e migliorare
il proprio portafoglio di prodotti e
servizi MRO, per garantire di poter
soddisfare la domanda crescente di
prodotti e informazioni.
L’incertezza economica mondiale
generalizzata è comunque destina-
ta a continuare. La nostra catena
di fornitura ha affrontato bene le
sfide del 2011 e, grazie alla crescita
continua della nostra community
virtuale element14 e alle offerte di
prodotti EDE e MRO, ci prepariamo
per l’anno nuovo con ottimismo.
nell’impiego indipendentemente dalla marca del televisore. Ci si aspetta, inoltre,
che questi servizi siano di alta qualità e vicino agli standard televisivi, sia tecnica-
mente sia editorialmente.
Per i marchi TV più importanti, al fine di migliorare l’offerta televisiva di base, è
interessante offrire servizi aggiuntivi che non dipendano dal collegamento del con-
sumatore a un’antenna. Questi servizi sono tipicamente il noleggio di film, servizi
video Internet (ad esempio Vimeo -
ouTube -
com) e anche app sempre più piccole per i giochi e informazioni. Tuttavia, i servizi
rimangono sotto il controllo del brand del televisore.
Infine, alcuni produttori hanno deciso di portare Internet nel soggiorno e integrare i
browser. Anche se questa è un’idea interessante, pone però gravi problemi al pro-
gettista di TV: ottenere facilità d’uso quando lo schermo è a tre o quattro metri di
distanza non è facile. I siti web richiedono movimenti complessi del cursore come il
“click and drag”, che non è facilmente ottenibile con un telecomando TV tradiziona-
le. Sta diventando necessario uno spostamento verso telecomandi wireless per ge-
stire l’interattività più complessa. Allo stesso tempo, la TV dovrà essere in grado di
aggiornarsi automaticamente - tutti conosciamo gli aggiornamenti regolari per Flash
Player e Java - e questo tipo di aggiornamento non è semplice: chi si deve chiama-
re se un aggiornamento fallisce e il software del nostro televisore va in crash?
Nel complesso, NPD DisplaySearch prevede che i televisori completamente abilitati
per Internet avranno una quota relativamente piccola del mercato - le loro funzio-
nalità competono con altri dispositivi, come tablet e notebook - e la TV è il prodotto
consumer più importante. Ci si aspetta che il 10% di TV che sarà consegnato entro
il 2015 in Europa occidentale avrà capacità di navigazione illimitate.
Finora la discussione è stata sull’aspetto TV-centric. Tuttavia, si sta avendo una ri-
voluzione più ampia nei prodotti video consumer. Una chiara lezione arriva dall’au-
dio di 5-10 anni fa: l’adozione di lettori MP3 e la personalizzazione che è arrivata
con loro spostò la musica nelle “tasche” dei consumatori.
L’effetto a lungo termine è stato quello di riposizionare l’audio domestico con le
docking station per permettere alla musica del dispositivo portatile di riempire
una stanza. Allo stesso modo, la crescita di tablet e smartphone (che già possono
realizzare lo streaming video da Internet o dalla memoria interna) richiederà ai
televisori di svolgere anche la funzione di docking station. Tuttavia, la tecnologia
è andata avanti, e quindi la connessione è sempre più probabile che sia wireless
piuttosto che con cavo e connettori.
I consumatori si aspettano sempre più che i loro dispositivi possano condividere
senza problemi e interoperare con dispositivi handheld e questo diventerà un
fattore critico per lo sviluppo delle smart TV. In termini di unità vendute in tutto il
mondo, il mercato dei tablet da solo dovrebbe essere più grande di quello delle TV
entro il 2017.
Il futuro delle smart TV sarà quindi quello di dividersi i compiti con altri dispositivi.
Non è comodo guardare un intero programma TV su un tablet o su uno smartpho-
ne, ma questi dispositivi sono ottimi nelle ricerche.
Quindi il risultato migliore è quello di essere in grado di cercare e selezionare
sull’handheld, e quindi di trasferire l’esperienza di visualizzazione finale alla TV e
sdraiarsi sul divano. La killer application per la TV rimarrà quella di guardare la
televisione, ma il futuro saranno i video da una gamma sempre più ampia di fonti.
Fig. 3 - Come si stanno diversificando le TV connesse