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EON
EWS
n.
549
-
GENNAIO
2012
L’iniziativa ha coinvolto trenta
cittadini dai 66 agli 80 anni di
età, ai quali è stato fornito ac-
cesso all’assistenza e all’inter-
vento medico direttamente dalla
propria casa, con la possibilità
di comunicare con gli operatori
sanitari, che hanno monitorato
a distanza lo stato di salute e i
progressi nelle attività dedicate
a incrementare il livello di at-
tenzione e di abilità motoria dei
pazienti.
Il tutto grazie a sensori wireless
e apparecchiature di monitorag-
gio che generano allarmi e sce-
nari comportamentali, forniti via
Sms, e-mail e twitter.
Questi dispositivi hanno per-
messo ai pazienti di interagire
con gli operatori sanitari sulle
attività quotidiane programma-
te, consentendo agli addetti di
fornire suggerimenti su una se-
rie di attività, tra cui training
fisico guidato, esercizi per alle-
nare le facoltà mentali o di ri-
spondere a domande sanitarie.
Come risultato del progetto pilo-
ta, l’80% degli anziani si è senti-
to più sicuro, il 66% ha migliora-
to la propria mobilità grazie agli
esercizi e il 50% ha imparato un
nuovo modo per interagire con
gli altri attraverso la tecnologia.
Il progetto dimostra che, consi-
derando anche i vantaggi econo-
mici derivanti dalla prevenzione
di incidenti domestici, con una
soluzione di questo tipo è pos-
sibile produrre risparmi econo-
mici fino al 31%, migliorando al
contempo la qualità di vita degli
anziani, grazie a una maggiore
indipendenza e integrazione nel-
la società. La soluzione è stata
sviluppata da Ibm con il supporto
di Tis Innovation Park, che ha
fornito sostegno locale.
Il sistema si basa su una rete di
sensori integrati, che trasmet-
tono i dati riguardo l’assistito
e l’ambiente domestico tramite
un’architettura sviluppata su un
WebSphere Application Server,
DB2 e MQ Telemetry Transport
per una messaggistica affidabi-
le. Le informazioni vengono vi-
sualizzate su un dashboard nella
sala di controllo e sui dispositivi
mobili Android dell’operatore via
e-mail, Sms o Twitter. Altri part-
ner tecnologici sono Eurotech,
Huawei e PPM.
domotica. Il progetto, patrocina-
to da ANIT (Associazione Nazio-
nale per l’Isolamento Termico e
Acustico -
ha visto la
partecipazione di varie aziende,
tra cui Gewiss, che si è occupata
della parte domotica. L’impianto
domotico ha consentito di coordi-
nare e sfruttare al meglio tutte le
tecnologie utilizzate nell’edificio.
Gestione intelligente dell’illumi-
nazione in funzione della presen-
za di persone e dell’illuminazione
esterna che filtra nell’ambiente.
Controllo delle condizioni mete-
orologiche, ovvero la casa inte-
ragisce con l’esterno tramite una
stazione meteo. Scenari di regola-
zione, per cui ogni stagione ha un
profilo di temperatura. Termore-
golazione multizona affinché cia-
scun ambiente della casa abbia un
profilo di temperatura in funzione
della presenza di persone. Distac-
co dei carichi prioritari per evitare
black-out e consumi eccessivi.
L’impianto domotico installato è
classificabile in classe B (ad au-
tomazione avanzata) secondo la
norma UNI EN 15232. Rispetto
ai consumi energetici dello stes-
so edificio senza automazione i
risparmi conseguiti grazie all’im-
pianto installato sono eccezionali
se si considera che si è in presenza
di una casa dotata delle miglio-
ri tecniche di isolamento e di ri-
sparmio energetico. Infatti è stato
calcolato un risparmio del 19%
nel riscaldamento/raffrescamento
e dell’8% nell’energia elettrica.
UNA CASA DIGITALE
AMICA DEGLI ANZIANI
È una sperimentazione realizzata
a Bolzano nell’ambito del pro-
getto Abitare Sicuri - Sicheres
e-
di
una collaborazione tra Comune,
Ibm (
e diversi
partner locali.
Smart TV
Francesco Ferrari
I produttori di TV negli ultimi anni hanno cercato di guidare la rivoluzione del
video Internet nel soggiorno, mentre al tempo stesso l’inizio delle trasmissioni
digitali MPEG-4 in Europa ha portato il costo dei chip di decodifica fino a livelli da
mercato di massa. Europa e Nord America si sono rivelate un mercato fertile per
nuovi servizi, sia gratuiti sia su abbonamento, da parte di emittenti e aziende che
cercano di creare il business dell’Internet TV. In Europa occidentale il mercato del
“TV everywhere” si prevede che possa crescere dai 487 milioni di dollari nel 2011
a oltre 2,7 miliardi nel 2015.
I consumatori sono anche attratti dall’idea della TV connessa, e la ricerca di NPD
Display Search
all’inizio del 2011 ha dimostrato che
aveva più appeal rispetto al 3D.
I televisori connessi si sono evoluti rapidamente, con una previsione di consegne
in Nord America di oltre 9 milioni nel 2011, in crescita fino a 24,7 milioni entro il
2014. Questa crescita registra sia la crescente diversità dei servizi sia l’espansione
delle funzionalità “connesse” dai prodotti di fascia alta a quelli con un prezzo
da mercato di massa. I primi modelli erano solo in grado di accedere a siti
proprietari supportati dal produttore. Da allora i prodotti hanno cominciato
a distinguersi in tre diverse categorie, definite dalla natura dei servizi a cui
possono accedere.
La complessità dei servizi riflette anche la facilità d’uso e quanto il prodotto
finito si comporta come un televisore. L’interattività complessa richiede un ri-
pensamento del telecomando. Può essere infatti lontano dall’intrattenimento
passivo della televisione tradizionale. I servizi sono una semplice estensione
degli attuali standard familiari. Hbb.TV mira a fornire servizi video con la sem-
plicità del televideo. Tali servizi possono essere controllati con un semplice
telecomando e quattro tasti colorati, vengono definiti e distribuiti dall’emit-
tente e possono essere considerati il televideo del 21° secolo. L’emittente è
responsabile per il servizio, che ci si può aspettare sia esattamente lo stesso
Fig. 1 - Previsioni NPD DisplaySearch’s per le TV connesse
Fig. 2 - Risposte a NPD DisplaySearch sulla domanda “Quali sono i motivi per sostituire la TV?”
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