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XXII Power POWER 25 - MAGGIO 2021 con il prodotto finito non risulti sovra-caricato prima che il fusibile si apra dopo un corto cortocircuito a massa tra il connettore dello chassis e l’alimentatore. Anche se il cavo esterno è selezionato in modo da poter supportare elevati valori di corrente, il fusibile dovrebbe essere caratterizzato da un valore di interruzioni di valore inferiore rispetto a quello di ogni altro fusibile o interruttore a monte per evi- tare l’insorgere di guasti che provocherebbe la disconnes- sione di più circuiti: assicurare una corretta coordinazione del comportamento dei fusibili è un aspetto delicato nelle applicazioni professionali (Fig. 2). Prendendo in esame i diversi fattori, le considerazioni fatte a proposito delle con- nessioni AC fin qui illustrate influenzano la scelta dell’ali- mentatore interno e l’adozione di modelli “open frame”, seppure i più economici, non sempre permettono di realiz- zare una soluzione caratterizzata dai costi più bassi, tenuto conto delle problematiche legate alla compatibilità elettro- magnetica e della necessità di ricorrere a filtri aggiuntivi. Il metodo di raffreddamento determina il tipo di alimentatore Le considerazioni relative al raffreddamento assumono un ruolo di rilievo: gli alimentatori interni possono esse- re raffreddati mediante ventole, per convezione natura- le o mediante un’apposita piastra (baseplate) e la scelta dipende dal prodotto finale e dalla sua applicazione. Le ventole dovrebbero essere escluse in alcuni ambiti, come ad esempio quello medicale, a causa del rumore, oppu- re in applicazioni dove la loro sostituzione potrebbe ri- sultare difficoltosa, anche se gli alimentatori raffreddati tramite ventole hanno generalmente dimensioni inferiori rispetto ad altre tipologie. Nel caso si opti per un alimen- tatore raffreddato a ventole, è necessario identificare con precisioni i percorsi dell’aria in ingresso e in uscita al fine di evitare “punti morti” dell’aria, specialmente nel caso in cui il sistema preveda l’uso di altre ventole. Produttori come CUI forniscono nei datasheet le indicazio- ni relative alle dimensioni delle ventole e alle direzioni del flusso d’aria raccomandate: si tratta di dati che dovrebbero essere presi in considerazione nel momento in cui si integra un alimentatore all’interno di un sistema (Fig. 3). Gli alimentatori raffreddati per convezione sono sensibili all’orientamento e per il loro posizionamento si dovrebbe te- ner conto della presenza di altri componenti che generano calore al fine di evitare un surriscaldamento reciproco. Poiché i produttori non possono prevedere la collocazione del pro- dotto finale, classificheranno gli alimentatori relativamente a una temperatura ambiente “operativa”. Si tratta della tempe- ratura dell’ambiente “locale” all’interno del contenitore del prodotto finale che può risultare molto più caldo rispetto alla temperatura esterna e una per una valutazione più precisa è necessario ricorrere alla simulazione e/o a misure effettuare sul sistema completo in condizioni di carico definite. Per quanto riguarda gli alimentatori raffreddati tramite piastra posti all’interno di contenitori sigillati non esiste il problema del percorso del flusso di calore. In questo caso è necessaria una “parete fredda” piatta fissata in più punti all’alimentatore. Potrebbe essere necessario il ri- corso a un composto termico, mentre un’altra opzione è rappresentata dall’utilizzo di appositi rivestimenti per il trasferimento termico. Nel momento in cui si procede al dimensionamento degli alimentatori, tenendo conto ovviamente dei requisiti di raffreddamento, potrebbe essere utile valutare i valori di potenza di picco e continua richiesti. A volte è possibile ri- correre a un alimentatore più piccolo e di costo inferiore nel caso sia in grado di resistere a sovratensioni nominali elevate e il carico è di natura intermittente. . L’utilità della guida di un esperto L’offerta di alimentatori interni è senza dubbio molto am- pia e la scelta del modello più adatto dipende da parecchi fattori. Per minimizzare costi e rischi, il tipo di alimentato- re dovrebbe essere identificato il prima possibile tenendo conto di fattori quali conformità agli standard, tipo di ap- plicazione, raffreddamento e facilità di integrazione nel prodotto finale in termini di cablaggio e meccanica. CUI è un’azienda in grado di fornire non solo una gamma di prodotti molto ampia, ma anche suggerimenti utili relati- vamente a tutti questi aspetti. Fig. 2 – I valori dei fusibili devono essere coordinati. In questo caso i valori devono essere posti in questa scala: fusibile 1 > fusibile 2 > fusibile 3 Fig. 3 – Le raccomandazioni relative a dimensione delle ventole, direzione e distanza dovrebbero essere tenute in considerazione al fine di evitare la formazione di “punti morti” dell’aria

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