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XXI POWER 25 - MAGGIO 2021 POWER SUPPLY elettromagnetica (EMC) e la conformità alle normative relative all’impatto ambientale. In questo caso è necessa- rio prendere in considerazione la destinazione d’uso del prodotto in quanto a secondo del settore di applicazio- ne – industriale, domestico, misura e collaudo, medica- le, automazione degli edifici solo per citarne alcuni – è richiesta la conformità a standard differenti. Nel caso il prodotto venga utilizzato in settori particolari, come ad esempio quelli ferroviario o militare, gli standard in vigo- re sono ancora differenti. Anche all’interno delle speci- fiche aree di applicazione vi sono variazioni: si pensi al comparto medicale in cui vi è la distinzione tra gli am- bienti del paziente e quelli degli operatori. Per i nuovi standard di sicurezza una tendenza emergente è quella che prevede un approccio di tipo “hazard-based” (ovvero basato sui rischi), che obbliga i produttori a considerare anche le modalità di utilizzo improprio dei loro prodotti: la scelta di ricorrere a un alimentatore interno evita al- meno il rischio che venga effettuata una sostituzione con un alimentatore non adatto. La scelta delle certificazioni è un compito estremamente importante e complesso ma qui val la pena sottolineare che i principali fornitori di ali- mentatori garantiscono un qualificato supporto nel caso il produttore non disponesse internamente delle risorse e delle competenze necessarie per assolvere tale compito. La componente meccanica è il successivo aspetto da pren- dere in considerazione: in questo caso non si tratta solo di esaminare forma e dimensioni, ma anche connettori e mo- dalità di raffreddamento. Gli alimentatori di tipo open frame sono molto diffusi ed economici e spesso dispongono di una copertura opzionale necessaria nel caso un tecnico debba poter accedere al prodotto quando è alimentato. Un’altra alternativa è costituita dagli alimentatori per montaggio su guida DIN, molto utilizzato nei pannelli di cablaggio (Fig. 1). Gli alimentatori interni di solito prevedono terminali a vite o connettori a innesto sia per l’ingresso AC sia per le uscite, che sono per la maggior parte di tipo “Molex”. In questo caso cavi, terminali, fusibili, commutatori e qual- siasi connettore dello chassis devono essere caratterizzati da valori nominali adeguati e certificati per la particolare applicazione considerata. L’interferenza potrebbe essere rilevata sui cavi dell’ingresso AC esterni ma essere genera- ta all’interno del prodotto, ragion per cui i test EMI po- trebbero rilevare la necessità di ricorrere a un ulteriore filtro certificato montato a chassis in prossimità dell’in- gresso dell’alimentazione. La messa a terra richiede una particolare attenzione: se il connettore del modulo di alimentazione è scollegato all’interno del prodotto, bisogna prevedere una messa a terra separata per lo chassis dell’apparecchiatura in ingresso, necessaria nel caso in cui il filo sotto tensione si stacchi. In generale tutte le connessioni a massa non devono essere di tipo a innesto a meno che il disaccoppia- mento del connettore non rimuova le connessioni sotto tensione simultaneamente e completamente dal prodot- to. Se ciò non accade, la messa a terra deve essere fissata in modo permanente, poter essere allentata solo con un apposito tool e includere una rondella elastica o un altro meccanismo contro le vibrazioni. La codifica a colori e il diametro dei cablaggi devono ovviamente risultare con- formi agli standard di sicurezza in vigore e prevedere, ove necessario, lo scarico della trazione del cavo. Dimensionamento dei fusibili in ingresso: un fattore critico Gli alimentatori interni che prevedono connessioni AC cablate con il connettore dello chassis devono include un fusibile singolo o doppio all’ingresso in base alle esigen- ze. A questo punto è utile ricordare che il fusibile AC del prodotto finito protegge le connessioni e i cavi a monte, non l’alimentatore interno, da cortocircuiti e sovracca- richi. Certamente esso deve consentire il trasferimento della normale corrente di funzionamento prevedendo un certo margine per la corrente di spunto, ma dovrebbe anche essere scelto in modo che il cablaggio AC esterno Fig. 1 – Alcune delle più comuni tipologie di alimentatori AC-DC interni

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