HRM
Dato che il segnale PPG varia inmodo significativo da una
persona a un’altra, occorre utilizzare un campione com-
posto da più di 10 persone. Per verificare le prestazioni
alla luce del sole diretta, si devono confrontare i risultati
dei test condotti all’interno e all’esterno: tra questi non
dovrebbe esserci alcuna differenza. Una volta acquisiti
tutti i dati di prova, è necessario definire un benchmark
prestazionale. Per esempio, il costruttore può definire un
punteggio, espresso in termini percentuali, per il tempo
durante il quale la frequenza cardiaca misurata risulta
essere ±5% della HRM misurata dalla fascia toracica di
riferimento rispetto al tempo totale di prova. La figura
4 mostra le prestazioni di un’architettura di riferimento
ams basata su SSoC AS7000 rispetto a questo benchmark.
La linea tratteggiata mostra la finestra del ±5% intorno
alla frequenza cardiaca di riferimento. Il sistema è stato
testato seguendo il protocollo WJR. La frequenza cardia-
ca misurata fornita dal sistema basato su AS7000 è rima-
sta all’interno di questa finestra per il 96% del tempo di
prova. Questo articolo ha dimostrato che le prestazioni
HRM di un bracciale per sportivi basate su un sensore
ottico PPG sono fortemente influenzate dalle diverse
gestioni delle fonti di movimento, dal rumore ottico ed
elettrico, e dalla sofisticazione dell’algoritmo che conver-
te le misurazioni non ottimizzate della luce in misurazio-
ni della frequenza cardiaca espresse in battiti al minuto.
Con un’attenta progettazione degli elementi meccani-
ci, ottici, elettrici e software del sistema, e se si istruisce
l’utente finale a posizionare correttamente il sensore, si
possono ottenere buone prestazioni per la misurazione
della HRM. Nella maggior parte dei casi, i bracciali sono
in grado di rendere obsoleti i dispositivi HRM montati su
fascia toracica.
Fig. 4 –
Risultati del test WJR del braccialetto HRM basato su AS7000;
tempo in secondi su asse X, battiti al minuto su asse Y