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VII

MEDICAL 15 -

OTTOBRE 2017

MULTIPHISIC

SIMULATION

permette di evitare la stagnazione del sangue e la forma-

zione di coaguli.

Un altro miglioramento significativo è stato introdotto

con lo sviluppo di un sistema di pompaggio a flusso pul-

satile invece che continuo, che simula il funzionamento

di un cuore fisiologico. Il flusso pulsatile previene i co-

aguli e si ritiene abbia anche

un effetto positivo sui vasi san-

guigni di tutto il corpo.

Fornire corrente senza cavi a un

LVAD totalmente impiantabile

Attualmente, i dispositivi

LVAD richiedono un trasfe-

rimento di corrente dalle

batterie, che si trovano in un

dispositivo di controllo ex-

tracorporeo, alla pompa, per

esempio tramite un cavo rea-

lizzato con materiali proget-

tati per essere biocompatibili.

Ma se si potesse eliminare il

cavo?

Hansen ha studiato la possibilità di trasferire energia

tramite un accoppiamento di risonanza magnetica. Que-

sto accoppiamento si verifica quando due oggetti che

hanno una frequenza di risonanza pressoché uguale

si scambiano energia tramite i propri campi magnetici

oscillanti. In questo modo, l’energia può essere trasferita

da una sorgente a un altro dispositivo persino attraverso

un mezzo biologico, come un tessuto organico.

Un LVAD totalmente impiantabile (FILVAS) contribu-

irebbe a ridurre il rischio di infezione e mi-

gliorerebbe la qualità di vita del paziente, dal

momento che, con questo sistema, non sarebbe

necessario preoccuparsi della gestione del cavo.

In questo modo, per esempio, il paziente po-

trebbe fare la doccia o nuotare senza problemi.

Per valutare la possibilità di effettuare un tra-

sferimento di energia wireless a un LVAD e de-

terminare come l’energia possa essere trasferita

attraverso bobine di dimensioni ragionevoli,

Hansen ha accoppiato la simulazione al model-

lo di un campo magnetico 3D e a un modello

0D di un circuito elettrico, per determinare il

rendimento effettivo e la perdita di potenza, ma

anche il progetto ottimale del circuito e i valori

dei componenti.

Ha inoltre usato COMSOL per valutare diversi

materiali utilizzabili per la realizzazione di com-

ponenti importanti, come le spire delle bobine

del trasformatore, e per considerare l’eventuale disalli-

neamento o gli spostamenti delle bobine dovuti a mo-

vimenti del paziente, come camminare, correre e altro,

e l’eventuale presenza di oggetti magnetici o metallici

nelle vicinanze. Hansen ha anche usato COMSOL per

assicurarsi che la temperatura corporea e le funzioni bio-

logiche non fossero condizionate dall’impianto.

Per prevedere in modo accurato gli effetti del flusso di

calore emesso da un dispositivo, è necessario conoscere

o individuare le proprietà termiche del tessuto biologico.

Hansen ha usato il software COMSOL per simulare un

famoso esperimento realizzato alla Cleveland Clinic(1),

con il quale è stato analizzato il trasferimento di calo-

re da un dispositivo impiantabile attraverso un tessuto.

Hansen ha usato uno sweep parametrico in COMSOL

per valutare la temperatura nel tessuto (Fig. 4) per una

serie di valori di conducibilità termica.

Fig. 4 –

Distribuzione della temperatura nel dispositivo e tessuto muscolare modellato in COMSOL Multiphysics

Fig. 5 –

Progetto iniziale di un ‘sistema LVAD totalmente impiantabile’.

Il modello del campo magnetico e del trasferimento di calore mostra la

densità di potenza [W/m

3

]