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MEDICAL 7 - aprile 2015

XVI

Medical

una persona, così da comprenderne lo stato corporeo

(frequenza cardiaca, glucosio, idratazione, consumo di

ossigeno, ritmi del sonno, calorie ingerite e così via) in

tempo reale.

Lo scopo principale è permettere a chiunque di agire

sulla base delle proprie informazioni fisiologiche per mi-

gliorare la propria salute, il proprio stato d’animo e così

via. Purtroppo nel passato il corpo umano è sempre sta-

to trattato come una “scatola nera” per la quale trovare

risposte più che comprendere in tempo reale. In realtà,

una comprensione in tempo reale (acquisita attraverso il

monitoraggio fisiologico) consentirebbe di modificare il

proprio comportamento, così da ottenere la condizione

desiderata (una pressione arteriosa più bassa, perdita di

peso, accorciamento del tempo di convalescenza a segui-

to di infortunio/operazione chirurgica e così via).

Senza queste informazioni sul proprio stato effettivo,

è estremamente difficile pianificare e passare alla fase

successiva. Tuttavia, se dette informazioni fossero pron-

tamente disponibili, si sarebbe incoraggiati a lavorare

per raggiungere prima i propri obiettivi. Anche semplici

azioni, quali salire le scale invece di prendere l’ascenso-

re o bere acqua al posto di bevande zuccherate, avrebbe-

ro un impatto misurabile e riconoscibile e porterebbero

a godere di una miglior salute in generale.

Per quanto possa sembrare sorprendente alla maggior

parte delle persone, le tecnologie indossabili con senso-

ri fisiologici incorporati stanno diventando sempre più

accessibili. Invece di costringere gli utenti a portare con

sé i misuratori di glicemia, la prossima generazione di

dispositivi di monitoraggio sarà portata sul corpo stesso

(un esempio in Fig. 1). L’incorporazione quasi traspa-

rente di questi sensori medici consentirà di monitorare

le proprie condizioni pressoché in tempo reale e di ac-

cumulare molti più punti dati nel corso della giornata.

I primi esempi di questo nuovo approccio sono già di-

sponibili, sotto forma di braccialetti in grado di misu-

rare la distanza percorsa camminando, le pulsazioni e

così via. Sobria biancheria intima pensata per il fitness

consente di raccogliere dati su parametri chiave quali

pulsazioni, velocità di respirazione, postura e persino di-

stanza percorsa.

Per quanto queste opzioni di monitoraggio possano es-

sere vantaggiose, le implicazioni positive della tecnolo-

gia indossabile sono ancora tutte da scoprire (Fig. 2).

Si immagini solo se chi soffre di diabete non dovesse

più pungersi le dita varie volte al giorno per misurarsi la

glicemia e adattare di conseguenza la dose di insulina.

In questo modo non solo si eliminerebbe il dolore, ma

diventerebbe molto più semplice raccogliere con mag-

giore frequenza questo genere di dati fondamentali. I

malati di diabete, inoltre, riuscirebbero a controllare più

efficacemente i loro livelli di glicemia sul lungo periodo

e ritardare, se non prevenire, le conseguenze più gravi

di questo disturbo sempre più comune.

Alcuni ricercatori tedeschi hanno persino sviluppato un

metodo che impiega luce laser a infrarossi e una tecni-

ca chiamata spettroscopia fotoacustica per determinate

i livelli di glicemia senza dover perforare la pelle. Ana-

logamente, altri ricercatori in Israele e in Olanda stan-

no lavorando per sviluppare dispositivi indossabili che

impiegano luce laser, un magnete e una fotocamera

per misurare la concentrazione del glucosio nel sangue

usando l’effetto “macchiato”, strutture di interferenza

granulosa prodotte sulle immagini quando la luce laser

è riflessa da una superficie irregolare o si disperde da un

materiale opaco. Entrambi i metodi non sono invasivi e

un giorno potrebbero rivoluzionare la diagnosi, il moni-

toraggio e la cura del diabete.

Se da un lato lo sviluppo e l’introduzione di queste nuo-

ve ed entusiasmanti tecnologie hanno il potenziale di

migliorare la raccolta dati e, in definitiva, la salute di

chi le usa, il fatto che questi sistemi siano progettati per

Fig. 2 – I braccialetti saranno presto in grado di

trasmettere allo smartphone dell’utente informa-

zioni importanti sui livelli di zucchero nel sangue,

la pressione arteriosa, il colesterolo, la frequen-

za cardiaca, l’alimentazione, la pulsossimetria, il

sonno e altri importanti aspetti della sua salute,

per poi essere comunicati facilmente al medico