Elettronica_Oggi_437 - page 22

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- ELETTRONICA OGGI 437 - GIUGNO 2014
COVERSTORY
cessore Freescale i.MX6 da uno a quattro core, la
CPU-301-16 garantisce elevate prestazioni in un
fattore di forma di appena 67 x 85 mm. La piatta-
forma raggiunge velocità fino a 1,2 GHz e consu-
mi di appena 1-2 watt o meno in molte applicazio-
ni, combinando caratteristiche come l’innovativa
tecnologia di Eurotech per la gestione dei consu-
mi, il consumo ridotto in modalità suspend e la
memoria DDR3L. Per questo motivo, la piattaforma
è ideale per dispositivi a batteria e applicazioni in
cui è disponibile una quantità ridotta di energia.
La scheda ha una caratteristica peculiare: è di-
sponibile sia come Single Board Computer (SBC)
sia come Computer-on-Module (COM). In modalità
SBC, la creazione di un sistema con la piattaforma
CPU-301-16 è semplicissima: basta collegare ali-
mentazione, cavi e inserirla in un contenitore, poi-
ché non risulta necessario l’impiego di alcun mo-
dulo carrier. In modalità COM, ovvero accoppiata
a un modulo carrier, la piattaforma CPU-301-16
supporta in modo nativo una gamma ancora più
ampia di periferiche e funzionalità.
Un altro vantaggio del sistema è il ciclo di vita
esteso del prodotto. L’ingombro ridotto e un de-
sign meccanico robusto offrono un’affidabilità
superiore in presenza di vibrazioni; inoltre, la piat-
taforma CPU-301-16 supporta il range di tempe-
ratura estesa, rendendola ideale per applicazioni
in condizioni ambientali gravose e semplificando
il design dei sistemi sigillati e senza ventole.
La marcia dei supercomputer
Il supercalcolo è ormai una risorsa sempre più
importante, se non irrinunciabile, in molti proces-
si industriali e per la competitività delle imprese.
“Si sta assistendo a un dilagare delle applicazioni
di supercalcolo al di fuori del tradizionale ambito
dei centri di ricerca e, vista la mole di dati in forte
aumento a breve in virtù delle applicazioni IoT, ci
saranno presto esigenze di analisi di grandi mas-
se di dati per estrapolare informazioni in essi ce-
late: il cosiddetto “big-data,” si legge ancora nella
lettera di Roberto Siagri. “Anche in Europa il mer-
cato dell’HPC sta prendendo vigore, grazie alla
spinta che l’Unione Europea sta dando al settore”.
Già nel 2011 Eurotech è stata tra i fondatori, insie-
me ai più prestigiosi centri europei per la ricerca
e ai principali fornitori europei di tecnologie HPC,
della Piattaforma Tecnologica Europea dedica-
ta all’High Performance Computing (ETP4HPC).
“Questa iniziativa è un passo importante per in-
coraggiare e rafforzare la posizione dell’industria
europea nel settore HPC,” racconta Siagri. “L’im-
pressionante apporto di competenze da parte dei
membri di questa iniziativa dimostra che, per gli
anni a venire, l’Europa ha la possibilità concreta
di conquistare una posizione d’avanguardia nel
settore HPC. La nascita di un ecosistema HPC vi-
tale e competitivo rispetto a quello americano o
asiatico sarà chiaramente legata a doppio filo agli
investimenti pubblici che l’Unione Europea saprà
erogare: a tale proposito, a dicembre 2013 è sta-
ta firmata una Partnership Pubblico-Privato tra la
ETP4HPC e la Commissione Europea nella forma
di un accordo contrattuale (cPPP) con il quale la
Commissione e i rappresentati del settore forni-
ranno finanziamenti vitali per attività di ricerca e
innovazione nel cam-
po dell’High Perfor-
mance Computing.”
L’attenzione dell’U-
nione Europea verso
il supercalcolo e la
creazione di un’in-
dustria europea nel
campo del calcolo ad
alte prestazioni apre
prospettive interes-
santi per Eurotech
che, oltre alla fami-
glia di supercompu-
ter Aurora, ha nel
proprio portafoglio
anche una gamma
completa di prodotti
HPEC (High Perfor-
mance
Embedded
Computing). Questa
accoppiata di pro-
dotti è particolar-
mente interessante
perché da un lato co-
pre le esigenze delle
grandi utenze, dove
enormi risorse di calcolo sono concentrate in siti
dedicati e in condizioni operative ideali, mentre
dall’altro consente di eseguire sul campo gli stes-
si algoritmi, seppur su scala ridotta. La possibilità
di portare il centro di calcolo all’interno di veicoli,
nelle foreste e nei deserti, cosí come nelle fabbri-
che e nelle miniere, è un raro esempio di capacità
tecnologica e innovazione. Sebbene i supercom-
puter da campo siano ovviamente molto diversi
da quelli da centro di calcolo, in entrambi i casi
abbiamo delle caratteristiche comuni: processori
Intel Xeon abbinati a GPU Nvidia Kepler per la
parte grafica oltre che FPGA per l’accelerazione
di particolari algoritmi. Un altro elemento comune
è il raffreddamento liquido diretto, che ottimizza
la dissipazione di calore e l’efficienza energetica.
Fig. 3 – ACPU-20-10, scheda che
può raggiungere picchi di 3,4
TFlop/s a 900W di picco
1...,12,13,14,15,16,17,18,19,20,21 23,24,25,26,27,28,29,30,31,32,...92
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