Elettronica_Oggi_430 - page 59

DIGITAL
DSP
calcolo sul centinaio di GMACs (milioni di moltiplicazioni
con accumulo al secondo). Per contro, generalmente i
moduli DSP programmabili a bordo dei GPP hanno una
manciata di ALU, lavorano a 16 bit e possono esprimere
circa 1 GMACs. In altre parole, quando si ha a che fare
con grandi quantità di dati numerici e/o di canali audio/
video è meglio utilizzare i DSP stand-alone, mentre se
i segnali da elaborare non sono troppi o troppo impe-
gnativi allora può bastare un GPP provvisto di uno o più
sottosistemi DSP.
D’altra parte, nei sistemi embedded su scheda si possono
trovare soluzioni ibride con un potente DSP discreto che
si occupa di processare in parallelo i canali audio/video
installato vicino a un GPP centrale che ospita a bordo un
proprio sottosistema DSP utilizzato per svolgere le elabo-
razioni sui segnali numerici che possono saltuariamente
interessare il GPP evitando così di interrompere il lavoro
già impegnativo svolto dal DSP dedicato. Questo approccio
ricalca ciò che consigliano da tempo i principali costrut-
tori di Fpga che hanno introdotto delle soluzioni di questo
tipo per realizzare blocchi DSP con elevate prestazioni
all’interno dei propri dispositivi. Il vantaggio degli array
programmabili è che semplificano la configurazione dei
processi di elaborazione in parallelo e consentono di pre-
disporre un certo numero di motori DSP da dedicare alla
sola elaborazione dei canali multimediali e/o telecom e poi
definire qualche sottosistema DSP ausiliario da affiancare
ai core processori eventualmente già presenti nello stesso
Fpga per sollevarli nell’elaborazione dei segnali numerici
evitando di interrompere il lavoro del parallelo di motori
DSP. L’unico svantaggio è che gli Fpga non sono adatti per
essere implementati, per esempio, a bordo di un telefonino
ed effettivamente oggi li si vede solo nei terminali con un
adeguato livello di complessità e fascia di prezzo proprio
perché la programmazione degli algoritmi strutturati al loro
interno costringe a tempi di preparazione software difficil-
mente low-cost.
Secondo Jeff Bier, presidente BDTI, l’uso dei DSP negli Fpga
diventa conveniente solo se i sistemi da realizzare com-
portano un numero abbastanza grande di canali numerici
da elaborare, mentre l’uso dei DSP discreti è preferibile
quando i segnali da elaborare richiedono prestazioni
matematiche impegnative e, infine, i moduli DSP a bordo
dei GPP hanno il miglior rapporto prestazioni/costo solo a
patto di limitare il numero dei canali e la complessità delle
operazioni matematiche.
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