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EMBEDDED
57 • settembre • 2015
editoriale
O
gni anno
Ubmpubblica i risultati del-
l’“Embedded Marke
t Study”, un interessante son-
daggio che coinvolge gli sviluppatori embedded
che operano su scala mondiale per cercare di
individuare problematiche e preferenze (in termi-
ni di tool, ambienti di progetto, scelte hardware
e software) degli addetti ai lavori.
A livello geografico, il 40% degli intervistati
risiede in Usa e Canada e il 26% (ciascuno) in Europa e in Asia.
Una prima considerazione: più della metà (il 56%) dei progetti at-
tualmente in fase di sviluppo riguarda l’aggiornamento o l’aggiunta
di funzionalità a design esistenti piuttosto che la realizzazione di
qualcosa di completamente nuovo, mentre all’interno dei team di svi-
luppo le risorse ingegneristiche sono sbilanciate a favore del software
(60%) rispetto all’hardware (40%). I team di progettazione stanno
concentrando le loro risorse su applicazioni che riguardano il control-
lo industriale, seguite da quelle destinate al mondo consumer e delle
comunicazioni: rispetto allo scorso anno sono in aumento le applica-
zioni IoT (dal 12 al 19%). Nonostante l’avvento di sempre nuovi tool
e prodotti che hanno l’obbiettivo di aumentare la produttività, i team
di sviluppo hanno ottime probabilità di non completare il lavoro nei
tempi previsti. Quest’anno solo il 38% dei team ha completato il pro-
getto nei tempi assegnati. E questa tendenza è in crescita nel corso
degli anni anche se oltre il 50% dei team di progetto utilizza schede
di sviluppo standard, il 36% acquista piuttosto che sviluppare il pro-
prio hardware, il 71% riutilizza parte dei progetti hardware esistenti
e l’86% reimpiega parte del codice già sviluppato.
A livello software, il linguaggio C la fa da padrone, essendo utilizza-
to dal 60% dei team a livello mondiale (percentuale che sale al 74%
considerando la sola regione asiatica). Nella fase di sviluppo, dopo
la definizione dei dettagli progettuali, che occupa circa il 30% del
tempo complessivo, le operazioni che richiedono il maggior impegno
temporale sono quelle di collaudo e debug.
Per quanto riguarda le scelte progettuali, infine, si nota un declino
dell’uso dei processori a 8 bit (scesi dal 16% del 2011 al 9% del
2015) e a 16 bit (dal 16 al 13% nel periodo 2011-2015) a favore
dei loro “fratelli maggiori “ a 32 bit (utilizzati nel 68% dei progetti),
tendenza questa molto accentuata nella regione asiatica.
Interessanti i dati sulla frequenza di clock “media” dei processori
usati nello sviluppo di progetti embedded: si è passati dai 485 MHz
del 2013 ai 397 MHz del 2015, mentre circa la metà dei progetti
prevede una frequenza di clock uguale o inferiore a 100 MHz.
A livello di sistemi operativi, invece, l’uso di OS commerciali e svilup-
pati “in-house” è in declino: il 60% dei progetti embedded che utiliz-
zano un sistema operativo adotta una soluzione di tipo open-source.
“Missing the schedule”:
il vero problema dei
progettisti embedded
Filippo Fossati
filippo.fossati@fieramilanomedia.it