Le topologie di alimentatore utilizzate sono molte, ma in generale tutti gli alimentatori mantengono una certa efficienza su un determinato range di ingresso. In altre parole, la potenza in ingresso resta più o meno costante rispetto al livello della tensione in ingresso.
La figura 1 mostra un grafico della tensione in ingresso rispetto alla corrente in ingresso. A un calo della tensione corrisponde un aumento della corrente. La linea tensione-corrente ha una pendenza che rappresenta l’impedenza dinamica dell’alimentatore, che è negativa. Con qualche calcolo algebrico si può osservare che la pendenza di questa linea è il negativo della tensione in ingresso divisa per la corrente in ingresso. Questa è un’approssimazione estrema, in quanto l’anello di controllo influisce sulla risposta in frequenza dell’impedenza di ingresso. In molti casi però, quando è coinvolto il controllo di corrente, questa semplificazione è sufficientemente adeguata.
Il problema è rappresentato nella figura 3, che mostra due resistenze di valore uguale e segno opposto. Quando si calcola l’attenuazione del circuito si troverà una divisione per zero, a indicare un oscillatore. Una situazione simile si verifica in un sistema di alimentazione in cui la resistenza negativa dell’alimentatore ha origine dalla resistenza equivalente del filtro di ingresso alla frequenza di risonanza.
Per ulteriori informazioni sulle soluzioni per l’alimentazione, visitare il sito www.power.ti.com. Per eventuali domande sui contenuti del presente articolo potete contattarmi all’indirizzo powertips@list.ti.com.