Elettronica Plus

Xilinx: arrivano gli ACAP, i dispositivi ‘adattabili’ERT

I primi di marzo, in una conferenza stampa a Monaco di Baviera, Victor Peng, presidente e amministratore delegato di Xilinx, ha annunciato ufficialmente l’introduzione da parte dell’azienda di una nuova categoria di prodotti chiamata ACAP, acronimo di ‘adaptive compute acceleration platform’, e indirizzata ad andare ben oltre le capacità di un classico FPGA (field-programmable gate array).

Un ACAP è in sostanza una piattaforma di elaborazione eterogenea, multi-core, altamente integrata, modificabile a livello hardware e software per adattarsi alle esigenze di un’ampia gamma di applicazioni e workload. L’adattabilità di un ACAP, dichiara Xilinx, è attuabile in modo dinamico durante il funzionamento del dispositivo, per fornire livelli di prestazioni e performance per watt impareggiabili, nel confronto con CPU (central processing unit) o GPU (graphics processing unit). Obiettivo dei device ACAP è accelerare un’ampia gamma di applicazioni nella nascente era dei big data e della intelligenza artificiale (AI); applicazioni tra cui si possono menzionare trascodifica video, compressione dati, gestione database, visione artificiale, accelerazione della rete.

Gli sviluppatori hardware e software, chiarisce Xilinx, saranno in grado di progettare prodotti ‘ACAP-based’, per gli endpoint, per l’infrastruttura edge e per le applicazioni cloud.

La prima famiglia di prodotti ACAP, nome in codice ‘Everest’, sarà sviluppata utilizzando la tecnologia di fabbricazione di TSMC a 7 nanometri (nm) e uscirà dalla fase di ‘tape out’, quindi dallo stadio finale del processo di sviluppo, entro quest’anno, per vedere le prime consegne, presumibilmente, nel 2019.

Nella foto: Victor Peng, presidente e amministratore delegato di Xilinx