Utili: Cisco batte le stime, tornano gli acquisti

Pubblicato il 8 maggio 2002

La notizia ha ridato fiato agli acquisti sull’hi-tech, ultra-depresso dalle ultime sedute di borsa. L’indice Nasdaq-100 era sceso dopo la chiusura della borsa in territorio negativo, ma subito dopo la comunicazione di Cisco si sono riaffacciati i compratori, per cui l’indice tecnologico è salito in pochi secondi di 25 punti a quota 1.185.

Il colosso di infrastrutture Internet ha registrato nel terzo trimestre fiscale del 2002 (terminato il 27 aprile del 2002) utili pro forma, al netto degli oneri straordinari, pari a $838 milioni, o 11 centesimi per azione.
Il risultato societario è stato migliore delle stime. Gli analisti avevano stimato un utile pro forma di 9 centesimi per azione (consensus Multex).

Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente gli utili pro forma, escludendo gli oneri straordinari quali i costi relativi alle acquisizioni e il pagamento delle tasse relativo all’esercizio delle stock option, si sono quasi triplicati. Nel terzo trimestre fiscale del 2001, infatti, gli utili pro forma erano stati di $230 milioni, o di 3 centesimi per azione.

Nel secondo trimestre fiscale del 2002 gli utili pro forma si erano attestati invece a quota $664 milioni, o a 9 centesimi per azione. Gli utili netti contabilizzati secondo i principi GAAP si sono attestati nel terzo trimestre fiscale del 2002 a quota $729 milioni, o a 10 centesimi per azione, in crescita rispetto alla perdita netta di $2,7 miliardi, o di 37 centesimi per azione del terzo trimestre fiscale del 2001.

Il fatturato si è attestato a quota $4,82 miliardi, in rialzo rispetto ai $4,7 miliardi del terzo anno fiscale del 2001, segnando cosi’ un incremento del 2%.