Il mondo dei display è destinato a una costante evoluzione; la natura stessa del display, come dispositivo in grado di mettere in comunicazione l’uomo e la “macchina,” è sufficiente a motivare l’incessante ricerca di soluzioni sempre più performanti.
Partendo dalle origini, è possibile affermare che negli anni ‘70 i display LCD furono la vera rivoluzione nel settore della visualizzazione; questa tecnologia si è imposta sul mercato grazie alle sue caratteristiche di flessibilità, bassi consumi, discreta leggibilità e soprattutto grazie a un prezzo molto contenuto rispetto alle prestazioni offerte. Gli LCD hanno inoltre reso possibile la realizzazione di prodotti a disegno (custom) con investimenti molto modesti.
Da una prima generazione di display monocromatici, passando per gli innovativi e subito superati CSTN, si è giunti alla tecnologia TFT. Inizialmente, per il loro costo elevato, i display TFT hanno avuto una lenta introduzione sul mercato industriale, anche a causa di una certa complessità nel pilotaggio che aggiungeva ulteriori costi di elettronica a un già costoso pannello. Tuttavia, recentemente, si è assistito a un progressivo abbassamento del costo di questi dispositivi grazie al largo impiego nell’elettronica di consumo da cui ha tratto beneficio anche il mondo industriale.
Se gli LCD furono rivoluzionari al tempo della loro presentazione sul mercato, oggi l’innovazione è rappresentata dai display OLED, tecnologia già nota negli anni ‘30 che consiste nello sfruttamento delle proprietà di elettroluminescenza di alcuni elementi organici; soltanto dopo il 1987, anno in cui Ching Tang e Steve Van Slyke presentarono i primi display efficienti a bassa tensione, che l’interesse per gli OLED è aumentato notevolmente fino ad oggi.
I punti di forza degli OLED rispetto agli LCD possono essere riassunti come segue: mentre gli LCD, necessitando di retroilluminazione, sono considerati elementi “passivi”, gli OLED sono invece dei dispositivi light-emitting che rendono superfluo un sistema esterno di retroilluminazione; inoltre, l’angolo di visualizzazione di un OLED (ca. 180°) e la sua leggibilità a distanza sono di gran lunga maggiori rispetto a quelli di un LCD; infine, il tempo di risposta di un OLED a temperature di utilizzo estreme risulta essere minore rispetto a quello di un LCD in condizioni analoghe.
L’unico ostacolo all’impiego su larga scala è rappresentato dal costo di produzione ancora elevato; ciononostante, gli OLED sono comunque destinati a sostituire gli LCD monocromatici grazie alle loro performance indubbiamente superiori, prima fra queste il loro potenziale di risparmio energetico. In virtù del loro costo di produzione competitivo, è invece lecito supporre che il mercato degli LCD monocromatici si orienti sempre più verso produzioni custom.
Seppur meno dinamico rispetto a quello degli OLED, il mercato dei display TFT e dei TFT embedded sta comunque traendo beneficio da un’efficiente attività di ricerca e sviluppo; se da un lato i TFT standard sono destinati a sostituire gradualmente i display grafici monocromatici, dall’altro le prestazioni dei TFT embedded sono oggetto di continue migliorie tecniche.
Il futuro della visualizzazione è indubbiamente rappresentato dal colore, forse anche dove non strettamente necessario; è innegabile che un dispositivo sia più facilmente vendibile se, oltre a essere funzionale, è anche esteticamente accattivante.
Tuttavia, pilotare un display a colori presenta complessità superiori a quelle riscontrabili con un monocromatico; per questo alcuni produttori hanno aggiunto al modulo TFT una semplice CPU che gestisce il display semplificandone il pilotaggio. Noi siamo tuttavia convinti che la vera rivoluzione risieda nei display intelligenti.
C’è da chiedersi, infatti, per quale ragione un’azienda o un progettista debbano perdere mesi di lavoro per ideare un modulo visualizzazione, quando sul mercato se ne possono trovare di intelligenti già pronti.
A nostro parere, il know-how di un’azienda non consiste tanto nel produrre un modulo ex novo, quanto nel saper dare a tale modulo quel valore aggiunto in grado di far davvero la differenza rispetto ai prodotti concorrenti.
Oggi infatti, il time-to-market è una variabile che deve essere tenuta in gran conto da parte di un’azienda di successo, poiché il tempo che intercorre tra la nascita di un’idea e la sua realizzazione deve essere minimo.
Collaborando da più di trent’anni con Noritake, azienda che ha inventato i VFD, Elektronica ha pensato di lanciare un’idea al suo management: partendo dal presupposto che il mercato dei VFD è in recessione e che il mercato dei TFT è in ascesa, essendo Noritake in grado di produrre i moduli, perché non realizzare dei moduli TFT intelligenti?
L’eccellenza tecnica di una delle linee di produzione di Noritake (Noritake UK) ha recentemente sviluppato una famiglia di moduli TFT embedded con dimensioni da 3,5” a 7”, dotati di motore ARM9 da 200 MHz, a breve anche da 400 MHz, 128 Flash, 64 Mb RAM e 7 interfacce diverse, 24 I/O programmabili, CANBUS, MODBUS, LINUX.
Per i motivi summenzionati, pur con un mercato che si prospetta incerto, riteniamo che la visualizzazione colore vivrà quasi certamente un incremento superiore alla media del settore, se non altro per la transizione dalla monocromia al colore nelle applicazioni già esistenti, gli LCD monocromatici continueranno nella loro lenta decrescita, ma ci si aspetta che la loro produzione rimanga comunque legata a numeri importanti. Più marcato sarà lo sviluppo del mercato OLED, che fino ad ora è stato un po’ il fanalino di coda del settore visualizzazione, presto avrà una crescita considerevole.