In una recente intervista pubblicata online, Vincent Tai, Ceo di RDA Microelectronics, sostiene che le aziende multinazionali di semiconduttori non saranno in grado di competere ancora a lungo con i vendor fabless cinesi di chip per il mercato dell’elettronica di consumo. Le previsioni di Tai non prevedono infatti un futuro roseo per le multinazionale del mercato dei chip, soprattutto nei mercati cinesi dei dispositivi handset e dei set top box, questo perché la catena del valore in Cina non permette di avere un margine industriale del 50%, ma anche perché le multinazionali sono più lente delle aziende cinesi non soltanto nell’aggiornare i loro prodotti ma anche nel rispondere alle esigenze dei clienti.
Il Ceo di RDA ha indicato quattro regole per poter sopravvivere nel mercato cinese. La prima è relativa alla riduzione del cycle time, visto che i design di nuovi handset in Cina si susseguono ogni tre mesi contro i sei o più mesi di altre aziende. La seconda indicazione è relativa all’importanza per i produttori di chip delle informazioni sulla domanda del mercato per essere pronti a eventuali picchi di richieste, informazioni che solitamente però i produttori di cellulari cinesi non forniscono.
Il terzo suggerimento è relativo al fatto che i produttori di chip devono essere in grado di sopravvivere anche con margini industriali bassi. Molte aziende cinesi infatti riescono a sopravvivere con il 35% di margine industriale per ottenere il 20% di margine operativo, ma molte multinazionali, per avere lo stesso 20% di margine operativo, hanno bisogno invece del 50-55% di di margine industriale. L’ultima indicazione, invece, evidenzia come i system vendor cinesi siano meno tecnici e quindi richiedano più hand-holding.
Nella foto: Vincent Tai, Ceo di RDA Microelectronics