La scelta dell’Università è sempre un momento difficile. Farsi guidare dalle proprie passioni o valutare dove vi siano maggiori prospettive? Una volta deciso che percorso intraprendere, dove andare a studiare? In Italia oppure all’estero? QS Quacquarelli Symonds, la società di consulenza specializzata nella formazione universitaria e manageriale, ha rivelato quali sono le 500 migliori università al mondo.
La terza edizione del QS Graduate Employability Rankings conferma gli Stati Uniti come il paese meglio rappresentato, con 31 università tra le prime cento. Prevedibilmente, questa nazione che vanta una grande economia e un solido sistema universitario, offre ottime opportunità ai neolaureati. Segue il Regno Unito con 14 atenei tra i primi cento mentre la Germania ne vanta 8 e l’Italia uno: il Politecnico di Milano (al posto n.39). In totale, 22 nazioni sono rappresentate tra le prime 100 università.
Le migliori università al mondo si impegnano a creare opportunità per i propri studenti collaborando con aziende forti e innovative o favorendo l’imprenditorialità, attraverso gli incubatori di idee e progettualità. Stanford University si conferma la numero uno al mondo per la terza volta consecutiva. Stanford è il vicino accademico della Silicon Valley e un promotore della rivoluzione tecnologica. Google é stata fondata da due dottorandi di Stanford. L’università è così ricca che le donazioni e lasciti ricevuti alla fine di Agosto del 2016 ammontavano a 22.4 miliardi di dollari.
Dopo Stanford, nella classifica troviamo la University of California e Harvard. Gli Stati Uniti contano cinque delle migliori università che garantiscono ai loro studenti di trovare un lavoro. Sono università con sede a Boston o in California.
Continuando nella classifica figura al quarto posto University of Sydney e al settimo University of Melbourne, che competono con USA e Regno Unito. La migliore in Asia è la cinese Tsinghua University di Shanghai (al decimo posto).
E l’Italia? Ci sono 14 università italiane in classifica, capitanate dal Politecnico di Milano, che troviamo alla postazione n. 39. Ben Sowter, direttore della divisione ricerca di QS, dice: “Occorrono dati comparativi piú precisi su come le università preparano i propri studenti per l’economia di questo secolo. Questa classifica è stata stilata per migliorare il dibattito intorno a questo aspetto così importante della missione delle università e permettere agli studenti di confrontare approcci diversi a livello globale”.
Le prospettive di carriera sono molto importanti e questo ranking rivela che in Italia, per esempio, ci sono università come il Politecnico di Milano che sono competitive a livello internazionale, e altre quattro tra le prime 140 al mondo: l’Università di Bologna ; la Sapienza – di Roma; il Politecnico di Torino; l’Università Cattolica del Sacro Cuore, tutte proattive nel forgiare prospettive di carriera sia in Italia sia all’estero. Va segnalato che le università qui rappresentate non comprendono le università specialistiche (i.e. Università Commerciale Luigi Bocconi) ma solo quelle che sono attive in almeno due macro aree di studio.
Il 2018 QS Graduate Employability Rankings, che comprende 500 università si puó consultare qui