TÜV SÜD sottolinea l’importanza di adottare soluzioni di riciclaggio sostenibile e di misurare accuratamente l’impronta di carbonio e idrica per ridurre l’impatto ambientale e garantire un futuro più verde.
La crescita dell’industria elettronica, in particolare, comporta significative sfide ambientali. La produzione di smartphone, laptop, televisori e altri dispositivi richiede terre rare e metalli pesanti, la cui estrazione e lavorazione generano rifiuti tossici e inquinamento dell’acqua e dell’aria. Il quarto Global E-waste Monitor (GEM) 2024 delle Nazioni Unite indica che nel 2022 sono stati prodotti 62 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, e solo il 22,3% di questi rifiuti è stato riciclato.
“Con la crescente richiesta di dispositivi elettronici, la domanda di terre rare è prevista crescere del 50% dal 2022 al 2030, arrivando a 340.000 tonnellate metriche,” ha dichiarato Matteo Simonetto, Sustainability Services Manager per l’Area Western Europe di TÜV SÜD Group, citando alcuni studi del 2023. “La produzione di questi dispositivi, ad alta intensità energetica, è spesso basata su fonti non rinnovabili, contribuendo alle emissioni di gas serra. Inoltre, i data center hanno visto un incremento del fabbisogno energetico del 20-40% negli ultimi anni.”
“Misurare e ridurre le impronte di carbonio e idrica aiuta le aziende a identificare le aree del loro ciclo di vita con il maggior impatto ambientale, permettendo miglioramenti mirati,” ha proseguitoo Simonetto. “Le strategie che possono essere adottate a tal fine includono l’uso di materiali riciclabili e riciclati, l’adozione di energie rinnovabili e la gestione sostenibile dell’acqua.”
“Attraverso l’adozione di queste strategie, le aziende non solo rispondono alle crescenti richieste di sostenibilità dei consumatori, ma si posizionano anche come leader nella transizione verso una produzione sostenibile,” ha concluso Simonetto. “Invitiamo le aziende a collaborare con noi per identificare e implementare soluzioni efficaci per ridurre l’impatto ambientale e soddisfare le aspettative di sostenibilità.”