La notizia è decisamente importante, viste anche le dimensioni delle aziende in causa. Texas Instruments (TI), il principale produttore di chip analogici, acquisirà National Semiconductor pagando 25 dollari per azione con una transazione all-cash del valore di circa 6,5 miliardi dollari.
L’accordo definitivo è stato siglato il 4 aprile e i consigli di amministrazione di entrambe le società hanno approvato all’unanimità la transazione.
In base all’accordo gli azionisti di National Semiconductor riceveranno 25 dollari per ogni azione ordinaria e Texas Instruments prevede di finanziare l’operazione combinando il saldo in cassa esistente con un debito. Si prevede che l’operazione, dopo le opportune autorizzazioni da parte delle autorità, si possa concludere entro un periodo di 6-9 mesi.
Al termine della transazione, precisa il comunicato stampa, National diventerà parte del segmento analogico di Texas Instruments e le vendite di componenti analogici costituiranno circa il 50% del fatturato di Texas Instruments.
Si tratta di cifre decisamente rilevanti, visto che, in termini di fatturato per il settore analogico, Texas Instruments ha fatto registrare nel 2010 un valore di 6 miliardi di dollari, mentre quello previsto , per lo stesso periodo , per National Semiconductor sono di 1,6 miliardi dollari. In termini di market share, invece, i valori sono rispettivamente del 14% e del 3%.
Dal punto di vista dell’offerta, invece, i numeri sono ugualmente importanti: nel segmento dei prodotti analogici Texas Instruments può contare su un portafoglio di circa 30.000 prodotti, mentre National Semiconductor ne annovera circa 12.000. Tra i primi commenti degli analisti ci sono quelli che sottolineano che le due aziende si complementino molto bene.