Dall’ultimo Techno Day di STMicroelectronics, nel 2013, ospitato nel Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, a questo Techno Day, che si è svolto ieri, all’Autodromo Nazionale Monza. Anche stavolta, l’obiettivo è stato fare il punto, davanti a una folta platea di clienti e partner, sull’evoluzione strategica della società in rapporto ai trend chiave del mercato, nonché sulle più recenti novità applicative, ampiamente illustrate nell’area demo, e sviluppate attraverso la collaborazione tra ST e molteplici aziende, provenienti da svariati settori. Come il museo, anche l’autodromo «è una sede prestigiosa, simbolo d’innovazione, e della voglia e capacità di fare italiana – ha sottolineato Carlo Bozotti, presidente e ceo di ST – ma è anche simbolo di velocità, e di una simbiosi sempre più stretta tra il mondo dell’elettronica avanzata e il mondo dell’automobile». In questi due anni ST è cambiata, ha aggiunto Bozotti, attraverso una strategia focalizzata su campi applicativi in linea con le proprie esigenze, ma anche sull’importanza del mercato italiano.
Già nel corso del 2015, la nuova focalizzazione strategica aveva concentrato gli investimenti in R&D e forza commerciale e di marketing su due settori chiave: le applicazioni di ’smart driving’, rese possibili dalla digitalizzazione e dal passaggio all’auto ibrida ed elettrica; e le applicazioni della Internet of Things (IoT), declinata in aree come ’smart city’, ’smart home’, ’industry 4.0’, ’smart things’.
Ora ST rafforza tale focus, tramite cui indirizza un mercato mondiale di 150 miliardi di dollari, e ne ottimizza il supporto, creando tre gruppi tecnologici: uno dedicato ai componenti automotive e discreti (discreti analogici, digitali, discreti di potenza, sempre più importanti per il segmento dell’auto elettrica e ibrida); un altro impegnato su microcontrollori ’general purpose’, memorie e altri prodotti digitali, esterni al segmento dell’auto; e un terzo gruppo, focalizzato su prodotti analogici a basso consumo, connettività, prodotti ’smart power’ per il mondo industriale e la conversione di potenza, e dispositivi MEMS (sensori e microattuatori).
Più in particolare, nel mondo ’smart driving’, ST è concentrata su tre filoni principali. Il primo è quello dell’auto più sicura, con i sistemi ADAS (advanced driver assistance system). «Già oggi più di 100 modelli di auto sono equipaggiate con le nostre soluzioni» sottolinea Bozotti, citando la collaborazione con la società israeliana Mobileye, e ricordando come il tutto, a livello di elettronica, venga arricchito dalla tecnologia FDSOI (fully depleted silicon on insulator) di ST, che riduce la dissipazione di energia, accrescendo l’efficienza.
Il secondo filone è l’auto ’più verde’, con motore elettrico o ibrido: qui c’è il portafoglio di prodotti ’power’ e ’smart power’, con l’innovazione portata dai semiconduttori in carburo di silicio (SiC), che permette di ridurre fortemente la potenza dissipata, e di operare a temperature, e anche a tensioni, più elevate. Grazie a SiC, ST ritiene di poter contribuire all’automomia dell’auto elettrica fino al 20%.
Il terzo filone è l’auto più connessa, ossia dotata di una connettività più estesa, per migliorare la qualità delle informazioni e dell’intrattenimento a bordo. Qui, conclude Bozotti, ST gioca un ruolo di primo piano nei sistemi di infotainment e in quelli audio, grazie agli amplificatori di potenza; ma anche nella connettività sulle varie tipologie di reti, terrestri e satellitari. In aggiunta, attraverso, la collaborazione con la società israeliana Autotalks, ST sta anche facendo ingresso nel settore della tecnologia di comunicazione V2X (vehicle-to- everything).