Le memorie flash alla sfida con l’unità disco rigido nel Pc e con i server aziendali nel data center. Sembra che il destino delle memorie flash si stia spostando anche verso altri lidi e non più solo nel mondo del mobile e dei piccoli device. Con l’incremento di utilizzo della tecnologia mobile, anche le memorie a stato solido andranno la loro ribalta e la loro crescita .
Ed è così che l’utilizzo di chip Nand Flash per telefoni cellulari e altri dispositivi mobili stiano prendendo piede grazie al ridotto consumo energetico, al fabbisogno di spazio inferiore, una maggiore robustezza, il rovescio della medaglia sta nel fatto che questi chip, per ogni gigabyte costano in media il 50% in più rispetto agli hard disk tradizionali.
Secondo la società di ricerche di mercato IHS, i dischi allo stato solido (SSD) rappresenteranno più di un terzo delle vendite in tutto il mondo entro il 2017. Le vendite SSD nei Pc saliranno a 227 milioni di unità nel 2017, rispetto a 31 milioni nel 2012, mentre le spedizioni di unità disco rigido dei Pc che caleranno del 14%, da 475 milioni nel 2012 a 410 milioni nel 2017.
Inoltre, secondo un analista di IHS, gli ultrabook e i notebook ultrasottili stanno guidando la crescita di SSD nei Pc.
Tuttavia, nonostante il mercato degli SSD assume sempre più una quota rilevante, le unità a disco rigido non spariranno. IHS afferma che gli hard disk saranno comunque molto meno costosi, a densità più elevate, e saranno ancora meno costosi.