SIE (Società Italiana di Elettronica), una associazione le cui finalità istitutive sono la promozione e lo sviluppo delle attività di formazione, ricerca e trasferimento tecnologico nel settore dell’elettronica, ha realizzato un’indagine sui laureati in elettronica in Italia, la presenza femminile, le richieste dal mondo del lavoro e le remunerazioni, anche paragonate ad altri rami dell’ingegneria. I dati raccolti indicano che la crisi dei chip non è soltanto dovuta alla carenza delle materie prime ma, in Italia, anche e soprattutto alla carenza di ingegneri elettronici.
I laureati in Ingegneria Elettronica in Italia sono infatti circa 1000 all’anno, a fronte di oltre 2300 richieste da parte delle aziende, mentre le donne laureate in ingegneria elettronica sono solo il 15% del totale. Nei prossimi anni si stima un fabbisogno annuo di oltre 4000 laureati in ingegneria elettronica.
Un ingegnere elettronico, inoltre, ha una retribuzione nettamente al di sopra della media e guadagna più di altri ingegneri.
Nell’anno accademico 2021-22 gli iscritti ai corsi di Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica in Italia erano meno di 4000 mentre, per esempio, quelli iscritti a Ingegneria Informatica erano circa 11.000.
Ernesto Limiti, Presidente della SIE e Ordinario di Elettronica all’Università di Roma Tor Vergata ha dichiarato:“Le ragioni sono da ricercare sia in aspetti culturali che di immediatezza del messaggio. Da un lato, infatti, i messaggi che rimbalzano sui media tradizionali e sulla rete diffondono costantemente termini quali ‘innovazione digitale’ e ‘tecnologie abilitanti’ associandole sistematicamente all’informatica, facendo praticamente scomparire il termine ‘elettronica’. Senza tener conto che, di fatto, le innovazioni maggiori sono il risultato di avanzamenti epocali nelle tecnologie elettroniche. D’altra parte, è molto più semplice e immediato illustrare il funzionamento di un programma, di un software, piuttosto che descrivere il comportamento di un circuito, che molto spesso non riusciamo neanche a vedere coi nostri occhi: uno smartphone è un concentrato di alta tecnologia elettronica ma viene spesso indicato come un prodotto dell’informatica”
La Società Italiana di Elettronica ha deciso di impegnarsi per risolvere il problema strutturale della carenza di ingegneri elettronici in Italia. “Avvieremo una grande campagna di comunicazione e di informazione per raccontare agli studenti, ai genitori e ai docenti della scuola secondaria le infinite opportunità che si presentano oggi ad un ingegnerie elettronico neolaureato, e quanto sia indispensabile questa figura per le enormi sfide che abbiamo di fronte. Una laurea in questa disciplina è infatti un vero e proprio passe-partout, valido in tutti i contesti in cui sia presente innovazione tecnologica” ha dichiarato Francesco Della Corte, Vicepresidente della SIE e Ordinario di Elettronica all’Università Federico II di Napoli.