Secondo IC Insights, le spese in conto capitale (capex) nell’industria dei semiconduttori dovrebbero ammontare a 69 miliardi dollari nel 2015, con una crescita del 6% nel 2015 rispetto all’anno precedente. A fare da traino sono i mercati memory e foundry.
La società di ricerche di mercato Semiconductor Intelligence offre una panoramica delle spese sostenute dalle principali aziende del settore nel 2014 e indicala loro propensione a investire nel 2015.
Nella tabella, le cui proiezioni sono a cura di Digitimes e Semiconduttori Intelligence, spiccano le società attive nei mercati memory, con il 38% degli investimenti, e foundry, con il 27%.
Samsung, Tsmc e Intel sono le tre società che spenderanno di più, fino a raggiungere la metà del valore stimato totale. In particolare, al primo posto troviamo Samsung che spenderà 15,1 miliardi dollari nel 2015 , (+13 %).
Complessivamente le società considerate dall’indagine dovrebbero investire 55,7 miliardi dollari nel 2015. Sulla base delle previsioni di IC Insights, che ammontano a circa 69 miliardi di dollari per il totale dell’industria dei semiconduttori, il resto delle aziende appartenenti al settore spenderanno 13,3 miliardi, in calo del 14% rispetto al 2014.
Otto delle nove considerate faranno investimenti in misura maggiore e sono attive nei mercati memory e foundry. Flash Ventures è una joint venture tra Toshiba e SanDisk, e rappresenta la loro principale fonte di approvvigionamento di memorie. Quattro delle aziende della lista, Infineon Technologies, STMicroelectronics, Texas Instruments e NXP Semiconductor, sono i principali produttori di semiconduttori che un tempo dipendevano principalmente su wafer fab prodotti all’interno. Queste aziende stanno attualmente aumentando la loro dipendenza dalle foundry e quindi le loro spese in conto capitale è piuttosto piccola rispetto alle loro vendite. Infine, la categoria ‘the others’ è composta in gran parte di piccole medie imprese che producono semiconduttori discreti e analogici.