È da poco disponibile anche in Italia la versione beta di Samsung Pay, sistema basato sull’utilizzo dello smartphone per pagare i propri conti nei negozi abilitati. L’Italia si aggiunge così alla lista di Paesi supportati, dopo tre anni dall’arrivo sul mercato del servizio in Corea del Sud.
L’offerta dell’azienda sudcoreana può contare sul supporto alla tecnologia MST (Magnetic Secure Transmission) – cioè quella usata dal lettori Pos quando viene passata una carta usando la banda magnetica – oltre a quella NFC (Near Field Communication).
I pagamenti da dispositivi sono sempre più utilizzati, e si usano senza senza carte di credito o bancomat fisici, nei negozi, supermercati ecc.
Per utilizzare Samsung Pay è necessario registrarsi dal sito di Samsung e testare in anteprima le funzionalità. Come? È sufficiente avviare Samsung Pay con un tocco sulla parte inferiore dello schermo, si seleziona la carta desiderata, ci si identifica e si avvicina lo smartphone al terminale di pagamento.
Secondo Samsung, i pagamenti sono sicuri, grazie a tre livelli di sicurezza:
- l’identificazione tramite impronta digitale, scansione dell’iride o PIN.
- la tokenizzazione dei dati della carta di pagamento che non compaiono mai nelle transazioni né vengono memorizzati sul dispositivo.
- la protezione dei dati tramite la piattaforma di sicurezza Samsung Knox integrata nel dispositivo.
Il servizio può essere testato sui dispositivi compatibili, tra cui Galaxy A5 (2016, 2017), Galaxy A8, Galaxy S7 e S7 Edge, Galaxy S8 e S8 Plus, Galaxy Note 8 e, naturalmente, Galaxy 9 e 9 Plus.
Si potranno utilizzare le carte di credito, debito o prepagate dei circuiti Visa e MasterCard, emesse dalle seguenti banche partner: Banca Mediolanum, BNL (Gruppo BNL Paribas), CheBanca!, Hellobank! by BNL, Unicredit, Intesa San Paolo e Next.