RS Italia ha ottenuto dall’agenzia indipendente EcoVadis il livello “Gold” nel settore “Commercio all’ingrosso di apparecchiature elettroniche e per telecomunicazioni e di loro componenti”. Con il punteggio complessivo di 70 su 100, RS Italia si colloca nel 2% delle aziende migliori valutate da EcoVadis in questo settore. La valutazione di EcoVadis è relativa alle politiche, azioni e risultati circa le azioni promosse per la sostenibilità e l’ambito ESG
“Questo traguardo, che si somma ai recenti riconoscimenti, testimonia l’attenzione costante alla sostenibilità e agli obiettivi ESG da parte di RS Italia e di RS Group e comunica ai nostri stakeholder che l’impegno profuso per la tutela dell’ambiente è concreto e continuerà nel tempo”, ha commentato Diego Comella, Managing Director di RS Italia, che aggiunge: “Siamo spinti dalla volontà di diventare la prima scelta di tutti i nostri interlocutori e di garantire loro efficienza, sostenibilità e scalabilità. Nel fare ciò vogliamo essere un punto di riferimento non solo per quanto riguarda la gamma di prodotti o i nostri servizi a valore aggiunto, ma anche per quanto concerne l’impegno verso l’ambiente e le comunità, perseguendo l’obiettivo di offrire una catena di fornitura sostenibile e responsabile. Questa certificazione ci rende ancora più motivati a realizzare cose straordinarie per un mondo migliore, pilastro della nostra ampia strategia The RS Way”.
“L’ottenimento della valutazione di sostenibilità Ecovadis figura tra gli obiettivi che abbiamo fissato per questo anno fiscale. L’abbiamo centrato in tempi brevissimi: abbiamo iniziato la compilazione del questionario di settore per l’ottenimento del rating a fine ottobre e a gennaio 2023 è arrivata la nostra scorecard”, ha aggiunto Comella. “Questa valutazione è essenziale – ci fornisce il dettaglio dei nostri punti di forza e delle opportunità di miglioramento e ci consente di focalizzarci sul consolidamento delle nostre performance. Seguiremo le raccomandazioni di miglioramento personalizzate per continuare a promuovere la sostenibilità della catena di approvvigionamento”.