Da una simile postazione abbiamo vissuto un continuo consolidamento del mercato RFID, con una crescita annua del fatturato intorno al 20% e una previsione di chiusura 2012 con un +80% grazie all’avvio ed estensione di corposi progetti da parte dei nostri Integrator Partner soprattutto nei comparti ticketing, controllo accessi, gestione rifiuti innestata nel più ampio scenario smart city.
Un simile traguardo è stato raggiunto grazie da un lato alla maturità dell’RFID, che seguendo la curva di Gartner è entrata ora nella fase di generazione di business, dall’altro al costante impegno della nostra organizzazione nel seguire fedelmente un percorso strategico improntato sul concetto di distribuzione a valore aggiunto di tecnologie RFID; l’investimento in R&S ci permette ad esempio di rispondere alle specifiche esigenze prestazionali dell’RFID in un progetto anche pensando e realizzando dispositivi ad hoc della nostra linea RedWave, tanto da annoverare ad oggi oltre 400 prodotti a catalogo; altro plus su cui abbiamo concentrato gli sforzi è una gamma completa di architetture hardware, dai reader e antenne ai tag/transponder e periferiche di technology brand selezionati per la qualità dei loro device.
Attenti alle esigenze espresse dai nostri rivenditori, abbiamo recentemente inaugurato un ulteriore servizio per fornire loro in tempi rapidi e a costi contenuti anche bassi quantitativi di tag, facilitando così l’avvio di studi di fattibilità e progetti piloti: l’RFID Label Inserting Machine crea infatti tag sia HF sia UHF partendo dalla semplice etichetta cartacea (priva cioè di chip e antenna), attraverso varie fasi di accoppiamento e unificazione con l’inlay RFID, producendo fino a 5.000 etichette RFID ad oggi destinati soprattutto ai settori fashion/retail, document management e asset tracking industriale.
Sintonizzati sul mercato italiano con un simile approccio, abbiamo così potuto recepire la richiesta di sistemi tecnologici RFID integrati e flessibili, dove la componente mobile si innesta in una soluzione più ampia; in particolare, il mercato richiede continui avanzamenti sia in ambito mobilità professionale, come ad esempio nei processi produttivi e logistici, sia in quello mobilità consumer, dove emblematico è il caso degli smartphone – produttori e vendor di RFID hanno recepito questo input, cavalcando anche l’onda della “consumerizzazione” e potenziando le proprie proposte tecnologiche.
Sul versante trade, ad esempio, i sistemi RFID passivi prodotti da Feig Electronic sono corredati da nuove librerie, con sample software in formato sorgente, per Apple e Android, aggiungendosi così a quelle già esistenti per i sistemi operativi Windows, Linux, Microsoft .Net, Microsoft BizTalk e Java; ciò ha creato le premesse per l’estensione di progetti RFID in ambito mobile.
Continuando in questa carrellata della mobilità professionale RFID, le migliorie dei dispositivi di raccolta dati di ultima generazione si traducono in maggiori distanze di lettura dei tag RFID, aumentate capacità di rilevazione 3D dei tag, così come anche la funzione di anti-collisione, ossia la lettura simultanea di molti tag, risulta più performante; altra nota dell’identikit tecnico di questi dispositivi è la capacità di inglobare all’interno più tecnologie, rendendoli così predisposti a una molteplicità di casi applicativi.
I pda mobile sono poi sensibili anche ad altri parametri, tra cui basso consumo energetico, forma ergonomica e funzionale, luminosità del display e design curato: il computer mobile Morphic Cross Dipole ben sintetizza simili trend tecnologici, integrando non solo un modulo RFID per l’identificazione di tag UHF standard ISO 18000-6C (EPC Gen2), ma anche lettore barcode 2D, per la trasmissione dei dati wireless via WLAN, Bluetooth, USB, Ethernet e 3G, a cui si aggiunge la chiamata VoIP.
Un interessante comparto di forte attualità che sta accogliendo favorevolmente soluzioni mobile RFID è quello della smart city: è questo il caso di Traffid, la soluzione modulare di infomobilità per la gestione dei contrassegni disabili e Pass ZTL non clonabili, operativa a Iglesias, Sassari, Castellamare di Stabia (NA) e Porto Torres (SS); qui i funzionari addetti a controllare l’originalità e la correttezza delle autorizzazioni operano in mobilità, avvalendosi del Morphic per la raccolta dati mobile con l’RFID.
Sul versante consumer, l’RFID e l’NFC integrate in smartphone sono i trend più consolidati, generando engagement e piacevoli esperienze ludiche e culturali: significativo è il caso della mostra Fare gli Italiani, inserita nel ricco calendario di eventi con cui Torino ha celebrano lo scorso anno i 150 anni di unità nazionale.
Qui, grazie al progetto artistico e l’allestimento multimediale di Studio Azzurro, il visitatore viveva il percorso in modo partecipativo, potendo memorizzare sulla sua card RFID MEMO150 l’immagine scelta semplicemente avvicinando la card ai dispositivi RFID posizionati nelle cruciali tappe del percorso espositivo: ricostruendo poi in un totem interattivo alla fine della mostra il proprio percorso personalizzato di visita, l’utente riviveva virtualmente i propri punti di interesse, in un’ottica di empatia e vicinanza al contesto e al tema storico. Si tratta di sistemi tecnologici progettati per una fruizione collettiva e socializzante, che ricalcano le modalità comunicative più immediate e dirette e presuppongono l’uso del corpo, del tatto, della voce e del gesto, il tutto con un approccio user-friendly.
Per poter dar vita a simili proposte tecnologiche e in considerazione del fatto che l’RFID è una tecnologia progettuale e non plug&play, abbiamo ideato un carnet di servizi tecnico-commerciali e marketing a supporto dei Channel Partner: dall’RFID Testing Center, dove collaudare i sistemi messi a punto dal dipartimento R&S e a disposizione dei Channel Partner per testare le configurazioni, al supporto tecnico online e telefonico, dai test e collaudi delle architetture RFID in situ, affiancando cioè il partner durante gli studi di fattibilità presso il final-user, alle collaborazioni lungo i percorsi di marketing e comunicazione per far conoscere al mercato le soluzioni realizzate, oltre al versante educational, con corsi di formazione mirati a trasferire al rivenditore la competenza necessaria all’implementazione.
Nella foto: Paola Visentin, marketing & comunicazione di Softwork