Elettronica Plus

Qualità e tecnologia nei sensori industrialiERT

Dal 1971 M.D. Micro Detectors si è contraddistinta nel progetto e nella produzione di sensori industriali ricchi di tecnologia, qualità e affidabilità, doti sottolineate dallo slogan che esprime la sua mission che consiste nel fornire Italian Sensors Technology. Nei suoi primi anni la società s’impose vendendo i sensori fotoelettrici Diell alle numerose industrie limitrofe del comparto della ceramica che li sostituirono subito agli obsoleti sensori meccanici allora in uso. In laboratorio, tuttavia, l’attività di ricerca e sviluppo proseguì ferrea e proprio a Modena sono stati poi concepiti alcuni famosi sensori industriali come per esempio il celebre sensore fotoelettrico cilindrico M18 riconosciuto oggi come standard internazionale oppure i sensori d’area AX/BX/NX diffusisi per l’ampia e mirata varietà delle geometrie disponibili.

I sensori Diell conquistano rapidamente i settori dell’automazione industriale e soprattutto della logistica, ma è nel 1995 che avviene la svolta quando l’azienda si unisce a Metalsider ed entra a far parte del gruppo Finmasi di Marcello Masi attivo dalla sua fondazione del 1961 proprio a Modena.

M.D. Micro Detectors si trova così a cooperare insieme ad altre aziende leader nella siderurgia e nell’elettronica industriale e da quel momento la crescita è continua e porta alla creazione di svariate sedi commerciali e produttive dapprima in Spagna e Brasile e poi in altri Paesi nel mondo.

La società ha sempre mantenuto un carattere fortemente innovativo e al tempo stesso ha consolidato un elevato livello di qualità certificato dai marchi ISO 9001:2008, CE, ATEX, cULus, Diversey, TǕV ed ECOLAB.

 

Fig. 1 – Il marchio M.D. Micro Detectors copre il 12% della produzione mondiale di sensori fotoelettrici cilindrici

Oggi i prodotti M.D. Micro Detectors sono raccolti nei sei segmenti applicativi dei Sensori Fotoelettrici, Sensori di Prossimità, Sensori Ultrasonici, Sensori di Area, Prodotti di Sicurezza e Accessori e il marchio M.D. Micro Detectors copre il 12% della produzione mondiale di sensori fotoelettrici cilindrici. Proprio per far fronte agli impegni internazionali la sede centrale di Modena in Strada S. Caterina 235 ha deciso di essere aperta e operativa al 100% per tutta quest’estate, manifestando in tal modo la propria solidarietà alle altre industrie locali che si trovano in difficoltà perché gravemente colpite dal terremoto primaverile.

Sensori precisi e versatili
Il portafoglio dei sensori e dei componenti M.D. Micro Detectors si è continuamente allargato e oltre ai sensori fotoelettrici, di prossimità e di area affermatisi fra i prodotti leader nei rispettivi ambiti applicativi in tutto il mondo comprende oggi sensori a fibra ottica, sensori induttivi e capacitivi, interruttori, fotocellule e dispositivi di sicurezza, riflettori e connettori. Molti di questi prodotti sono fabbricati con caratteristiche in opzione come, per esempio, la geometria cilindrica o rettangolare dei corpi oppure la struttura a barriera, a riflessione diretta o a finestra variabile. Molti sensori si possono scegliere con media o alta risoluzione e molti hanno funzionalità specifiche di volta in volta più adatte alle rilevazioni a lunga distanza, alla robustezza negli ambienti gravosi, alla semplicità di manutenzione grazie agli autotest incorporati a bordo, alla semplicità d’installazione grazie ai connettori multipli schermati e non schermati oppure alla flessibilità di alimentazione in continua o in alternata.

Micro Detectors ha recentemente presentato una nuova versione potenziata del sensore di luminescenza serie LDLV in corpo M30 con emissione a LED UV. Il nuovo sensore permette la rilevazione di materiale luminescente in un campo di lavoro compreso tra 15 e 90 mm ed è inoltre possibile rilevare materiali con piccole differenze di luminescenza regolando in modo preciso la soglia di riconoscibilità usando l’interfaccia remota Teach-in. In pratica, i sensori di luminescenza LDLV rilevano le tacche visibili e non visibili dei materiali fluorescenti allorquando questi emettono luce visibile perché sensibili alla radiazione UV emessa come stimolo. Le applicazioni tipiche si trovano nell’industria del legno (per la rimozione dei nodi e dei difetti), nell’industria farmaceutica (in particolare nell’imbottigliamento per la rilevazione della corretta orientazione dei flaconi) e nell’industria ceramica (per le linee di scelta).

La miniaturizzazione degli ultrasuoni
La più recente novità M.D. Micro Detectors è il sensore miniaturizzato UK6 che si aggiunge all’ampia famiglia dei sensori a ultrasuoni M18 e si caratterizza per le dimensioni estremamente compatte. L’UK6 ha, infatti, un corpo lungo soli 6 cm (connettore compreso) ed è pertanto adatto per rilevare la presenza degli oggetti di qualsiasi colore e brillantezza fino a 900 mm di distanza nelle applicazioni con spazi ridotti per l’installazione. La regolazione della massima distanza e il cambiamento di stato da normalmente aperto a normalmente chiuso sono possibili in remoto attraverso il Teach-in senza bisogno di alcun accessorio esterno. Il Teach-in in remoto, oltre a rendere la regolazione del sensore molto semplice, evita possibili manomissioni del sensore e contribuisce a ottimizzare i costi di gestione e di magazzino.

Fig. 2 – Il nuovo sensore a ultrasuoni UK6 è lungo soli 6 cm e può rilevare la presenza di oggetti di qualsiasi colore e brillantezza fino a 900 mm

L’uscita con connettore M12 a 4 poli ne consente l’utilizzo in tutti gli ambienti applicativi più comuni e la compensazione di temperatura su tutto l’intervallo di lavoro da -10 a +60 °C garantisce l’indispensabile affidabilità in tutte le condizioni d’uso. I sensori UK6 sono fabbricati con un corpo plastico completamente resinato e hanno grado di protezione IP67 adatto per le applicazioni soggette a vibrazioni. Sono disponibili anche i modelli con certificazione ATEX conformi alla Direttiva 94/9/CE che trovano impiego in tutte le applicazioni in cui è richiesta maggior protezione dalla presenza di gas e polveri.