Prysmian, gruppo guidato da Valerio Battista, ha annunciato l’acquisizione del 100% di General Cable Corporation società americana attiva nel settore dei cavi in un’operazione da tre miliardi di dollari.
“L’acquisizione di General Cable rappresenta una pietra miliare per il Gruppo Prysmian ed un’opportunità strategica e unica per la creazione di valore per i nostri azionisti ed i nostri clienti”, ha dichiarato Valerio Battista, CEO del Gruppo Prysmian. “Grazie al consolidamento di queste due primarie aziende nel settore dei cavi saremo in grado di accrescere la nostra posizione nel mercato, aumentando la nostra presenza in Nord America e il footprint in Europa e Sud America.”
John E. Welsh, III, presidente non esecutivo del Consiglio di Amministrazione di General Cable, ha dichiarato: “L’annuncio di oggi rappresenta il culmine di un’analisi approfondita e solida delle alternative strategiche prese in considerazione dal Consiglio di Amministrazione di General Cable. Siamo fiduciosi che questa operazione massimizzi il valore per i nostri azionisti”.
Michael T. McDonnell, presidente e CEO, ha dichiarato: “Questa unione rappresenta una scelta strategica ideale e garantisce che siamo ben posizionati per affrontare le future opportunità e sfide nel dinamico e in continua evoluzione settore dei cavi. Insieme, saremo in grado di offrire un solido portafoglio di prodotti e servizi e l’innovazione con nuovi prodotti in tutto il mondo dell’industria dei cavi. È importante sottolineare che Prysmian e General Cable hanno una visione condivisa e culture altamente compatibili fondate su valori simili”.
Il gruppo combinato dovrebbe generare un fatturato di oltre 11 miliardi di euro e un EBITDA adjusted di circa 930 milioni. Il gruppo combinato sarà presente in più di 50 paesi con circa 31.000 dipendenti.
Prysmian stima che il gruppo sarà in grado di generare circa 150 milioni di euro di sinergie di costo, a regime e al lordo degli effetti fiscali, entro cinque anni dal perfezionamento dell’operazione. Tali sinergie verranno principalmente generate grazie ad un miglioramento della strategia di approvvigionamento, ad un efficientamento dei costi generali e dall’ottimizzazione della struttura produttiva. I costi straordinari di integrazione sono stimati pari a circa 220 milioni di euro.