Purtroppo non si può negare: sono incerte le prospettive per le imprese ANIE (organizzazione Confindustriale con oltre 1.400 aziende associate). E questo a causa di un quadro macroeconomico complessivamente debole caratterizzato da un calo del fatturato che nel primo semestre del 2019 si è attestato allo 0,6% (a conferma di un trend emerso già a fine 2018) e che entro fine anno si prevede toccherà l’1%.
Lo scenario, in effetti, non è entusiasmante, visto che un andamento più debole caratterizza sia la componente interna sia quella estera, in un contesto a minore potenziale. Inoltre il rallentamento della domanda estera soffre l’elevata incertezza presente nello scenario internazionale, mentre sul fronte interno un elemento critico è rappresentato dal profilo altalenante degli investimenti che svolgono un ruolo importante come driver della domanda per l’industria fornitrice di tecnologie.
E anche il ridimensionamento del portafoglio ordini – che, dopo una fase di crescita, evidenzia un primo calo (-0,9%) nella seconda metà del 2018 e conferma anche nel primo semestre del 2019 una dinamica di segno negativo (-1,9%) – lascia presagire un andamento più debole anche nel 2020.
Lo scenario tratteggiato, trova conferma nei risultati dell’Osservatorio sul mercato delle tecnologie ANIE*, che evidenziano dalla seconda parte del 2018 un indebolimento della performance delle imprese. In particolare, da inizio 2019 risulta inferiore alla soglia del 50%, che indica espansione, la quota di aziende «ottimiste» che segnalano una crescita del fatturato totale.
E non basta. L’Osservatorio, infatti, mette in luce anche come il rallentamento evidenziato nella seconda metà del 2018 si confermi anche nel primo semestre dell’anno in corso: nel primo semestre del 2019, il 43% delle imprese segnala una crescita del fatturato totale nel confronto con il primo semestre del 2018, per il 38% delle aziende si rileva invece un calo (è questa la quota negativa più elevata dall’inizio della rilevazione nel 2017). Inoltre nel secondo semestre del 2019 il 46% delle imprese segnala una crescita del fatturato totale nel confronto con lo stesso semestre del 2018 (si conferma un sentiment meno ottimista del recente passato, mantenendosi da inizio 2019 inferiore alla metà la quota di aziende «ottimiste» che indicano una crescita). Prospettive incerte, infine, anche per l’andamento settoriale in chiusura d’anno: le valutazioni delle imprese ANIE sull’andamento nel 2019 confermano un quadro pessimista. Con riferimento alle stime relative all’anno 2019 nel suo complesso, solo il 44% delle imprese stima una crescita del fatturato totale nel confronto con il 2018. È la prima volta dall’inizio della rilevazione che la quota di imprese ottimiste per l’andamento annuo risulta inferiore alla metà.
“L’attuale edizione dell’Osservatorio sul mercato delle tecnologie ANIE – commenta a questo proposito il Presidente di Federazione ANIE Giuliano Busetto – si colloca in un contesto macroeconomico a minore potenziale. Le imprese si trovano ad affrontare uno scenario complesso sia sul fronte interno sia su quello estero. Il rallentamento dell’economia europea, unitamente alla debolezza del commercio mondiale e alla stagnazione della domanda domestica, rappresentano i principali vincoli alla crescita”. “Queste tendenze – prosegue Busetto – sono intercettate dai risultati dell’analisi che vede per le imprese ANIE nel primo semestre del 2019 un andamento contrastante (quasi il 40% delle imprese del campione dichiara un calo del fatturato totale nel confronto annuo). Anche il sentiment delle aziende sull’andamento nella seconda parte dell’anno intercetta uno scenario denso di incognite. In questo quadro più critico per ridare slancio alla crescita la priorità è sostenere gli investimenti in ambiti strategici come industria e infrastrutture, che rappresentano un driver essenziale per la competitività del Paese e a cui le imprese ANIE possono offrire un contributo centrale come fornitori di tecnologie abilitanti. Come Presidente ANIE, auspico che le scelte che i Ministeri competenti e il Governo si accingono a compiere, siano orientate a sostenere la crescita dell’industria italiana”.