Da una recente ricerca di Panasonic Connect Europe emerge che l’adozione della Computer Vision, alimentata dall’intelligenza artificiale, è a un punto di svolta ed è destinata ad aumentare la produttività in una serie di settori industriali.
La Computer Vision è un campo dell’intelligenza artificiale che consente ai computer e ai sistemi di ricavare informazioni significative dalle immagini digitali. Si tratta degli “occhi dell’IA”, che osservano, identificano, classificano, tracciano e infine interpretano le immagini.
Le aziende prevedono un aumento medio della produttività del 42% nei tre anni successivi all’implementazione, con l’industria manifatturiera che si aspetta un aumento fino al 52%.
I maggiori ostacoli all’implementazione della Computer Vision, invece, sono risultati essere la mancanza di supporto specialistico esterno (37%) e le competenze tecniche sviluppate dal personale all’interno delle aziende (33%). Queste dimostrano di essere anche molto sensibili alle potenziali preoccupazioni etiche legate all’implementazione di applicazioni di visione artificiale. La preoccupazione maggiore è la sicurezza dei dati (35%), seguita da vicino dalla privacy personale e dalle preoccupazioni per la sorveglianza, la mancanza di una guida aziendale e i timori per la sostituzione del posto di lavoro, tutti al 32%.
“La ricerca mostra chiaramente che la tecnologia di Computer Vision non è solo un concetto, ma una realtà attuale che sta già guidando le aziende verso significativi vantaggi operativi e di produttività”, ha dichiarato Margarita Lindahl, Head of AI, Panasonic Connect Europe. “Le organizzazioni di tutti i settori che ancora non hanno intrapreso un percorso di pianificazione dell’implementazione di queste tecnologie rischiano di rimanere indietro. C’è anche una chiara esigenza di contare su specialisti, come Panasonic, in grado di supportare le aziende nel capire come implementare questa tecnologia in modo efficace e responsabile”.