Autore: Paolo Gai, amministratore delegato di Evidence
In un precedente articolo su EONews (n° 550, febbraio 2012) osservai che il mercato dei sistemi operativi real-time si stava evolvendo passando da una prospettiva legata al solo “kernel” a una “di sistema”, in cui vengono premiate piattaforme integrate basate su strumenti open-source.
In quest’ottica è possibile collocare i nuovi progetti hardware opensource come Raspberry PI o i sistemi di sviluppo integrati basati su Linux Embedded.
Durante il 2012, questa tendenza si è ulteriormente enfatizzata. Il vero motore del cambiamento è in questo caso la riduzione di costo: le aziende vogliono ottimizzare le proprie risorse evitando di acquistare lo stesso sottosistema (RTOS, Device Drivers, …) più volte su progetti diversi.
Strategicamente l’unico modo è quello di creare delle associazioni o dei consorzi con i quali condividere componenti di sistema che non fanno parte del core business aziendale, concentrando i propri sforzi economici solo sulle parti peculiari dei propri prodotti.
Questa tendenza è ben visibile nel mercato automotive. Nella sua colonna su Wired, Jim Zemlin nota come oggi giorno i produttori automotive disegnino sistemi di infotainment in cui solo il 3% degli scenari applicativi sono unici per il proprio prodotto. Questo significa che solo una piccola parte degli investimenti serve per ottenere una reale differenziazione sul mercato, arrivando al paradosso in cui le aziende automotive (tipicamente restie a condividere soluzioni software) si ritrovano a collaborare per ottenere una base comune di lavoro sulla quale competere e differenziarsi.
Alla luce di questo paradosso, si comprende la nascita di varie associazioni che propongono standardizzazione su vari livelli che vanno dai sistemi operativi alle applicazioni. Tra queste possiamo citare ad esempio Tizen, Genivi (nel mercato automotive), Eclipse (nell’ambito degli ambienti di sviluppo integrati, utilizzato come base per la configurazione di molti RTOS). In tutti questi casi la necessità di condividere e associarsi per differenziare l’offerta diventa fondamentale; il rilascio open-source del proprio know-how non diventa un problema, in quanto rilasciare non significa “fare un regalo” ai competitor, ma significa fornire un piccolo contributo a un grande progetto già esistente.
In questa ottica, Evidence si pone come “facilitatore”, fornendo soluzioni integrate nei mercati automotive, nei sistemi interattivi con display intelligenti e nella generazione automatica di codice per sistemi di controllo, con lo scopo di creare un ecosistema basato su software open-source che riduca gli investimenti dei propri clienti su parti non fondamentali per il proprio business.
Per quanro riguarda il mercato automotive, Evidence ha rilasciato open-source il kernel ERIKA Enterprise. ERIKA Enterprise è il primo kernel completamente italiano ad aver ricevuto la certificazione OSEK/VDX, ed è anche il primo kernel certificato OSEK/VDX a essere stato rilasciato open-source. Il cambio di modello di business è sostanziale: si passa da un modello di business a prodotto a un modello di business a servizio, dove Evidence supporta i propri clienti con personalizzazioni che vengono rilasciate anch’esse open-source e che pertanto vanno ad incrementare il progetto nella sua interezza.
Il risultato di questo sforzo è visibile in figura 1, dove è evidente l’evoluzione del progetto in termini di linee di codice. Il kernel ERIKA Enterprise è stato presentato a ottobre 2012 al Decimo workshop Automotive Spin con l’auspicio di creare una comunità di aziende automotive italiane che sviluppano e condividono in modo open-source codice non parte del loro core-business.
Nel mercato dei display intelligenti, Evidence propone Evelin, un sistema integrato basato su Linux Embedded nato per semplificare lo sviluppo di applicazioni grafiche e non in sistemi industriali con display e bus di campo. Evelin è una integrazione di un insieme di soluzioni open-source, che è stato utilizzato con successo per sviluppare applicativi più disparati in ambito domotico e industriale.
Infine, nel mercato della generazione di codice per sistemi di controllo, Evidence ha recentemente rilasciato E4Coder, una suite di tool basata su ScicosLab che permette di simulare e generare codice per sistemi a microcontrollore con e senza RTOS. E4Coder integra le seguenti due componenti: SMCube, che permette di simulare e generare codice per macchine a stati finiti parallele, ed E4CoderGUI, che permette una prototipazione rapida di interfacce grafiche e pannelli operatore.