Secondo i termini dell’accordo Icera diventerà una consociata interamente controllata da Nvidia, ma conservando comunque la sua ragione sociale.
Strategicamente l’operazione è decisamente interessante poiché permetterà a Nvidia di affiancare, per il mercato di tablet e smartphone, ai suoi noti processori Tegra anche il processore baseband basato su tecnologia Icera. Questo permetterà di disporre di un’offerta più completa e ottimizzata per il mondo mobile.
I vantaggi per gli OEM consisteranno principalmente nell’opportunità di ridurre il time to market per i propri prodotti pur implementando le funzionalità richieste per i device portatili di nuova generazione. L’architettura di Icera per i processori baseband permetterà infatti agli OEM di adattare rapidamente gli algoritmi di elaborazione dei segnali alle varie e costanti evoluzioni del mercato delle telecomunicazioni mobili. A questi vantaggi si aggiungono quelli relativi a una migliore integrazione e, verosimilmente, a maggiori performance.
Per Nvidia, invece, questo si potrà tradurre in un sensibile incremento delle opportunità di vendita dei propri componenti, anche in considerazione del fatto che le stime parlano di un mercato complessivo dei processori baseband di 15 miliardi di dollari.