In base ai dati di FBDi e.V., la distribuzione di componenti elettronici in Germania nel primo trimestre 2021 ha fatto registrare un forte aumento (quasi il 50%) nell’acquisizione di ordini.
Dopo il 23 % nel trimestre precedente, infatti, le prenotazioni dei clienti sono aumentate del 48,8%, segnando il nuovo massimo storico di 1,24 miliardi di euro.
Le vendite, invece, sono ancora leggermente in calo (-6,1%) e sono arrivate a 771 milioni di euro, frenate dalla mancanza di disponibilità di componenti che ha impedito di raggiungere un risultato migliore.
Per quanto riguarda la segmentazione in base alla tipologia dei prodotti, i componenti passivi, che sono stati i più colpiti nel 2020, sono cresciuti in modo significativo (6%) arrivando a 101 milioni di euro di vendite.
I semiconduttori, invece, hanno registrato un calo sproporzionato in alcune aree di prodotto, con una riduzione complessiva del -11% e vendite per 501 milioni euro.
I ricavi con l’elettromeccanica sono aumentati del 2,9% (107 milioni di euro) mentre gli alimentatori hanno fatto registrare un + 8,7% con 32 milioni di Euro. Anche il segmento assemblies è cresciuto in modo relativamente forte con il 10,4% arrivando a poco meno di 10 milioni di euro.
Display e sensori, come i semiconduttori, sono rimasti in zona rossa.
Nel primo trimestre quindi c’è stato un leggero spostamento delle quote: i semiconduttori ora rappresentano il 65% del totale, i componenti passivi il 13%, l’elettromeccanica il 14% e gli alimentatori il 4%.
Georg Steinberger, presidente del consiglio di amministrazione di FBDi: “Lo sviluppo delle vendite nel settore dei semiconduttori è alquanto deludente, ma in vista di un aumento del 52% degli ordini a quasi 900 milioni di euro, è probabilmente in arrivo un 2021 piuttosto interessante, caratterizzato da notevoli shortage e già prevedibili aumenti di prezzo da parte dei produttori. Non sarà molto diverso per gli altri componenti “