Due interventi della prestigiosa università di Stanford hanno aperto, la settimana scorsa, la prima e la seconda giornata di lavori del Globalpress Electronics Summit 2013, l’evento internazionale che nel cuore della Silicon Valley dal 2003 riunisce aziende dei semiconduttori e stampa di settore.
Il summit è cominciato con una presentazione di Yi Cui, professore al dipartimento di scienza e ingegneria dei materiali dell’università di Stanford, sulle opportunità d’innovazione provenienti dai nanomateriali: fra i campi applicativi, la creazione di batterie al litio ad alta efficienza, con più lunghi cicli di carica; indumenti in grado di immagazzinare energia; batterie trasparenti; elettrodi trasparenti per applicazioni in display e touchscreen; nanofiltri in grado di fermare ed eliminare i batteri patogeni.
Altro tema in primo piano, nella seconda giornata, quello presentato da Zhenan Bao, professoressa al dipartimento di ingegneria chimica dell’ateneo di Stanford, e focalizzato sulla ‘skin-inspired electronics’, ossia sulle sperimentazioni che stanno portando a creare una e-skin, una sorta di pelle elettronica capace di simulare le funzionalità di quella umana: ad esempio, attraverso sensori estremamente sensibili anche a pressioni molto leggere, o ad agenti chimici o biologici. Ma le applicazioni comprendono anche nuovi materiali flessibili ed estensibili, OTFT (organic thin film transistor) biodegradabili e una ‘super pelle’ in grado di autoripararsi in maniera simile a quella umana.
Numerosi e su temi molto variegati gli interventi delle aziende presenti al convegno, fra cui Algotochip, Altera, Analogix Semiconductor, Cavendish Kinetics, Coto Technology, Exar, Geo Semiconductor, Intel Software, Mentor Graphics, QuickLogic, Silicon Labs, Tensilica, Vitesse e Xilinx.
Giorgio Fusari
Nella foto: un momento del Globalpress Electronics Summit 2013