Gli oscilloscopi sono strumenti indispensabili per la maggior parte dei progettisti elettronici poiché consentono di effettuare test e misure, valutare segnali misti e complessi, trovare anomalie sui segnali o convalidare determinate specifiche. Con budget sempre più ridotti, gli acquirenti di oscilloscopi cercano elevate prestazioni e caratteristiche superiori a prezzi sempre più contenuti.
I produttori, dal canto loro, hanno compreso come sia ormai indispensabile portare funzionalità e tecnologie delle strumentazioni di fascia più alta anche negli strumenti di fascia media. Gli oscilloscopi di fascia bassa, che si identificano generalmente nei prodotti al di sotto dei 1.000 euro, sono utilizzati solitamente per visualizzare e caratterizzare segnali provenienti da circuiti che lavorano correttamente.
Il vecchio e fidato oscilloscopio analogico è lo strumento ideale per misurare tempi di salita, overshoot, ampiezza dell’impulso e forme d’onda. È inoltre utilizzato per la ricerca di anomalie ed errori e di guasti nel campo della riparazione e assistenza tecnica. Le tecnologie incorporate nei più recenti dispositivi rendono queste operazioni più semplici che mai. Il miglioramento più evidente riguarda l’utilizzo dei display a colori: oggi gli schermi ad alta risoluzione sono uno standard anche per gli oscilloscopi più economici.
I nuovi oscilloscopi a fosfori digitali (Dpo) combinano i vantaggi delle grafiche moderne con i benefici delle più tradizionali tecnologie analogiche. Gli stessi non sono una novità per il mercato e non sono più caratterizzati da soglie elevate di prezzo d’acquisto. Utilizzano un processo di elaborazione parallelo per catturare, visualizzare, immagazzinare e analizzare i segnali complessi, con la rapidità tipica di un oscilloscopio analogico.
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