Martin Rausch, 48 anni, è il nuovo Chief Technology Officer (CTO) di RECOM. In questa posizione appena introdotta, Rausch è responsabile globale di tutti le sedi di sviluppo e gli stabilimenti di produzione in Austria, Italia, Cina e Taiwan. I suoi compiti comprendono product management, ricerca e sviluppo, acquisti, produzione, gestione della qualità e assistenza clienti. In tal modo la sua responsabilità si estende all’intero ciclo di vita per tutto il portfolio di prodotti del gruppo RECOM.
Martin Rausch, elettrotecnico dottore di ricerca con master MBA, ha cominciato la sua carriera negli apparecchi medicali in diverse posizioni dirigenziali presso gli attori globali Siemens e General Electric. Nel suo ultimo impiego come amministratore tecnico presso la TGW, fornitore leader di soluzioni intralogistiche molto dinamiche e innovative, era responsabile delle sedi di sviluppo e della catena di fornitura in Austria, Stati Uniti e Cina. A motivo della sua carriera, Martin Rausch trasferisce nella nostra azienda una grande esperienza relativa ad allestimento ed espansione di organizzazioni di sviluppo, vendita, produzione e logistica in aziende internazionali e conosce inoltre molto bene il lato clienti della RECOM.
Sul nuovo incarico affidato a Rausch, il proprietario Karsten Bier commenta: “La visione di RECOM è di offrire ai clienti la migliore soluzione di alimentazione elettrica possibile a livello globale, con assistenza clienti best-in-class e tutto ciò come fornitori di servizi per prodotti sia personalizzati per i clienti che standard e anche per architetture innovative di piattaforme. Abbiamo un chiaro obiettivo: continuare a crescere! La missione del nuovo CTO consiste nell’introdurre la successiva fase di sviluppo e nello sfruttare a livello globale le numerose eccezionali risorse all’interno del gruppo RECOM.”
Dal canto suo il nuovo CTO aggiunge: “Per raggiungere questo obiettivo e per trarre in futuro il massimo vantaggio dalla forza trainante dell’intero gruppo RECOM, necessitiamo di un’organizzazione professionale con responsabili che pensano in modo sistemico e di processi globali efficienti intorno a nostre unità autonome. Per questo occorre conciliare sfruttamento di risorse presenti con esplorazione e apertura di nuovi mercati.”