Gli analisti concordano sul fatto che i sistemi di riconoscimento vocale, quelli cioè che sono in grado di riconoscere le parole pronunciate per utilizzarle per varie applicazioni, hanno fatto notevoli progressi grazie all’introduzione delle tecnologie di intelligenza artificiale.
Questi sistemi si stanno inoltre diffondendo rapidamente e Facebook, Amazon, Microsoft, Google e Apple stanno infatti già offrendo da tempo questa funzione su vari dispositivi attraverso servizi come Google Home, Amazon Echo e Siri.
L’obiettivo, in generale, è quello di far parlare e rispondere gli assistenti vocali con sempre maggiore precisione in termini di contesto e contenuti, in modo da permettere la realizzazione di nuove applicazioni a valore aggiunto.
La tecnologia delle reti neurali ha migliorato la tecnologia di riconoscimento vocale, ma ci sono ancora margini per migliorare per esempio in termini di riconoscimento dei diversi accenti e di discriminazione del rumore di fondo. Il tasso di errore delle parole comunque è già abbastanza contenuto, in molti casi al di sotto del 5%.
Secondo gli analisti di Grand View Research, nel mercato complessivo del software per il riconoscimento vocale, che dovrebbe raggiungere i 18 miliardi di dollari nel 2023, il segmento delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale è quello che dovrebbe far registrare il CAGR più elevato nei prossimi anni, grazie alla capacità di riconoscere più accuratamente i discorsi rispetto ad altre tecnologie, che comunque saranno ancora utilizzate.