Li-Fi: in aumento i test pilota

“È luce, ma non come la conosciamo”. Questa nuova tecnologia è nota anche come WI-FI ottico

Pubblicato il 2 aprile 2019

Signify, precedentemente nota come Philips Lighting, ha annunciato che insieme ad oltre 30 clienti in Europa, Nord America e Asia sta conducendo un test pilota sugli apparecchi di illuminazione con Light Fidelity (Li-Fi). Gli apparecchi LED basati su tecnologia LiFi combinano una connessione dati a banda larga attraverso la luce senza compromettere la qualità dell’illuminazione, consentendo di inviare e-mail, accedere in modo sicuro alla rete aziendale e navigare nel Web attraverso le proprie sorgenti luminose.

Gli apparecchi Li-Fi (termine introdotto per la prima volta da Harald Haas in occasione di un discorso al TED Global nel 2011 riferendosi al corrispondente ottico del WiFi) offrono il duplice vantaggio di un’illuminazione di qualità elevata ad alta efficienza energetica e di una connessione di ultima generazione stabile e sicura. Attualmente, il Li-Fi sta riscuotendo un notevole successo come tecnologia alternativa o complementare al WiFi per applicazioni specifiche, anche a causa del crescente sovraccarico delle onde radio. Il Li-Fi supera di almeno di 1.000 volte lo spettro elettromagnetico del WiFi.

Da Bangalore a Stavanger l’implementazione della tecnologia LiFi

I clienti che adottano la tecnologia LiFi sono dislocati in tutto il mondo. A Bangalore, in India, il fornitore di uffici Incubex ha creato una sala riunioni con dispositivi LiFi per consentire a numerose start-up e aziende di testare la tecnologia.

“Fin dall’inizio, abbiamo attivamente sperimentato e promosso nuove tecnologie. Stiamo offrendo a 450 membri in carica del nostro hub di Manya Tech Park e a più di 3.500 membri nei nostri altri 10 hub, l’opportunità di testare per primi questa nuova tecnologia destinata a diffondersi rapidamente. Finora, abbiamo ricevuto ottimi riscontri e continuiamo ad accogliere molte richieste da parte dei nostri membri”, ha dichiarato Alap Uttamchandani, Founder di Incubex.

Atea, azienda leader nel settore delle infrastrutture IT nella regione nordica e baltica, sta esplorando le possibilità di questa tecnologia nel suo ufficio a Stavanger, in Norvegia. L’azienda ha installato apparecchi LiFi nella hall dell’edificio in modo da poter far conoscere la tecnologia e allo stesso tempo far provare la connessione ai visitatori.

L’azienda di telecomunicazioni Orange è un nostro altro cliente che sta sperimentando la tecnologia nel suo ufficio vicino a Parigi, in Francia, dove il LiFi è utilizzato come alternativa complementare ad altre tecnologie di comunicazione mobile.

A Singapore, Republic Polytechnic installerà il LiFi nel suo Smart Devices Lab con l’obiettivo di offrire agli studenti nuove opportunità di apprendimento massimizzando la loro esposizione alle tecnologie di smart lighting. Il politecnico è il primo istituto di istruzione superiore nel sud-est asiatico ad adottare la tecnologia LiFi.

Connessione a banda larga attraverso le onde luminose

“I nostri primi test pilota confermano l’enorme potenziale di questa tecnologia”, ha dichiarato Michel Germe, Head of LiFi di Signify. “Abbiamo ricevuto centinaia di richieste da potenziali clienti da ogni parte del mondo, alcuni dei quali ne hanno esteso l’ambito di applicazione a situazioni precedentemente ritenute marginali, come la comunicazione tra robot nelle imprese manifatturiere. In aggiunta ai 30 progetti pilota, abbiamo installato il LiFi in 26 dei nostri edifici in tutto il mondo”.

Vantaggi del LiFi

Rispetto al WiFi, il Lifi può essere utilizzato in luoghi in cui le onde radio possono interferire con altre apparecchiature, come negli ospedali, o dove i segnali WiFi non possono arrivare o sono deboli, come la metropolitana. Altre possibilità d’impiego riguardano ambienti che richiedono un’elevata sicurezza; per esempio, il back office di un istituto finanziario o servizio governativo. Il LiFi garantisce un ulteriore livello di sicurezza perché la luce non può attraversare solidi come le pareti ed è sempre necessaria un’esposizione diretta alla luce per poter accedere al network.