Negli ultimi dieci anni, Lattice Semiconductor ha venduto oltre un miliardo di dispositivi programmabili. Tuttavia, con la propria strategia di business, sottolinea il presidente e amministratore delegato Darin Billerbeck (nella foto) parlando al Globalpress euroasiaPRESS 1:1 a San Jose, Lattice punta oggi a essere considerata un protagonista indiscusso nella fornitura di FPGA caratterizzati da costo ridotto, basso consumo di energia, minimo ingombro sulla scheda, indirizzati ad applicazioni dove il fattore time-to-market si rivela cruciale. Da tempo dunque, non intende più competere con i due big mondiali degli FPGA, nella fascia dei dispositivi high-end che indirizzano le esigenze di massime prestazioni di computing, dove i consumi di energia inevitabilmente crescono.
In tale contesto, al summit di Globalpress, il nuovo annuncio è quello della famiglia di FPGA ECP5, per i quali la produzione e commercializzazione dei primi esemplari è programmata a partire da agosto. Una linea di dispositivi con cui Lattice intende letteralmente “infrangere le regole” degli approcci convenzionali utilizzati tradizionalmente nel mondo degli FPGA, puntualizza Brent Przybus, senior director corporate e product marketing della società. “Infrangere”, nel senso che questi FPGA non sono dispendiosi, ma forniscono alte prestazioni posizionandosi con un costo inferiore del 40% rispetto a soluzioni concorrenti, e anche con un consumo di energia fino al 30% inferiore.
In un package da 10 x 10 millimetri, un dispositivo ECP5 integra più di 200 I/O e può abilitare fino a 85.000 LUT (look up table) e SerDEs, che equivalgono al doppio della densità funzionale di soluzioni concorrenti. Il confronto diretto, che Lattice mette in evidenza, a livello di costo, è quello fra i device ECP5, con tecnologia a 40 nanometri, e alcune famiglie di FPGA a 28 nanometri (Cyclone VGX, Arria), mentre, a livello di dimensioni e consumo di energia, la comparazione è quella con alcune linee di FPGA a 28 nm, 45 nm e 60 nm (Cyclone IV GX/VGX, Spartan 6 LTX, Arria).
Il campo di applicazioni principale di ECP5 è quello della connettività e delle comunicazioni dati, in microserver, stazioni radio base cellulari di piccole dimensioni, o nelle videocamere industriali: tutti mercati in forte crescita, dove riduzione massima di costo, consumo e dimensioni risultano fattori cruciali. In questi settori l’uso di FPGA con queste caratteristiche, e consumi di pochi milliwatt, consente di realizzare soluzioni altrimenti non fattibili, a causa dei tempi e costi di sviluppo degli ASIC, o della mancanza di flessibilità degli ASSP.
Ma Przybus precisa: “La strategia di Lattice non è sostituire gli ASIC con gli FPGA, ma di fornire ‘companion chip’ per gli ASIC”. La flessibilità e programmabilità della gamma ECP5 permette infatti agli ingegneri di integrare questi chip sulle schede, per aggiungere con rapidità funzionalità in grado di completare quelle degli ASIC e ASSP. È il caso ad esempio delle funzioni di connettività flessibile che è spesso necessario implementare, con costi molto contenuti, nelle celle compatte per l’uso all’aperto.