NCAB Group Italy ha organizzato recentemente un evento dedicato alla sostenibilità dove ha presentato la sua strategia sul questo tema a un pubblico di clienti, di operatori del settore e della stampa.
L’azienda, filiale italiana del produttore svedese di PCB, è presente nel mercato italiano dal 2016 con una sede commerciale a Piacenza e ha stabilito il suo quartier generale in provincia di Varese, dopo l’acquisizione di PreventPCB.
La produzione sostenibile per NCAB Group è un elemento chiave e concorre alla definizione della qualità dei circuiti stampati, tanto che tutti i processi sono controllati e programmati al fine di offrire un prodotto performante riducendo l’impatto sull’ambiente, e con estrema attenzione al benessere dei lavoratori. Su queste tematiche si è focalizzato il seminario organizzato all’inizio di ottobre da NCAB Group Italy.
Il team NCAB Group Italy ha aperto la giornata insieme a Pascal Lequerrè, sales director, e Davide Berra, finance director, offrendo una panoramica delle attività svolte nella nuova sede di Mornago che spaziano da quella commerciale, amministrativa, all’assistenza tecnica, pianificazione della produzione e logistica.
La giornata è stata moderata dal prof. Emanuele Pizzurno della scuola d’ingegneria industriale LIUC dell’Università Cattaneo che, in apertura, ha fornito un excursus sulle principali scadenze e sfide lanciate dalla Comunità Europea per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050, ma anche sulle potenzialità di sviluppo che le attività sostenibili possono portare alle aziende, a partire dalla riduzione dell’impatto ambientale, al miglioramento del benessere e della sicurezza dei lavoratori, alla possibilità di sostenere e realizzare iniziative di interesse collettivo e incrementare i livelli di sicurezza del personale.
Le tappe percorse e quelle ancora da percorrere da NCAB Group sono state quindi illustrate da Anna Lothsson, Group Sustainability Director: produrre PCB sostenibili non vuol dire solo rispettare le normative e affrontare i costi di adeguamento, significa prima di tutto implementare una serie di processi che permettano di ridurre l’impatto ambientale della produzione, ridimensionando gli sprechi, e creare un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per tutto il personale, in ogni Paese.
La giornata è proseguita con le esperienze di Marco Raimondi, direttore generale di Fiamma e Andrea Dusi, Senior Purchasing Specialist di Gefran, che hanno illustrato il percorso verso la sostenibilità intrapreso da aziende appartenenti a settori molto diversi, che, se ben strutturato, permette anche di ridurre i costi aziendali. L’intervento di Ugo Cominelli di 2C Ecologia in elettronica, specializzata nello smaltimento e recupero di materiali elettronici, ha posto invece l’attenzione sulle difficoltà e i rischi in cui le aziende del settore possono incorrere se non consapevoli di quanto imposto dalla legislazione vigente.