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La più recente cinepresa digitale di ARRI utilizza i più avanzati sensori CMOS di onsemiERT

La nuova cinepresa ALEXA 35 di ARRI utilizza i sensori CMOS di fascia alta personalizzati sviluppati da onsemi. Questa telecamera utilizza il sensore di immagine CMOS ALEV 4 (in formato 4:3) di onsemi e un sensore in formato Super35 con risoluzione di 4,6k per fornire una risoluzione di 4608×3164 pixel con passo di 6,075 um (14,6 Mpixel), dotato di filtri di colore RGB e caratterizzato da velocità di acquisizione (framerate) massima di 120 fps.

Grazie all’utilizzo di un sensore che abbina alta risoluzione ed elevato numero di pixel è stato possibile ottenere un range dinamico di 17 stop a una velocità di 120 fps (frame per second), consentendo di acquisire immagini caratterizzate da una qualità decisamente elevata.

“Tutte le telecamere digitali di ARRI, a partire dal primo modello ARRIFLEX D-20 nel 2005, a cui ha fatto seguito la prima serie di ALEXA nel giugno del 2010, fino ad arrivare all’attuale ALEXA 35 – ha detto Walter Trauninger, business unit head di ARRI – sono basate sui sensori CMOS sviluppati congiuntamente con onsemi. La stretta collaborazione tra le due aziende è l’elemento fondamentale che permette ad ARRI di garantire la miglior qualità possibile dell’immagine ai registi. Un impegno così a lungo termine è sicuramente un’eccezione in un mercato in continua evoluzione come quello dei semiconduttori e rappresenta un supporto imprescindibile per ARRI”.

“Lo sviluppo dei sensori di immagine condotto congiuntamente con ARRI per la telecamera ALEXA 35 – ha sottolineato Ross Jatou, senior vice president e general manager della divisione ISG di onsemi – è una testimonianza della nostra capacità di realizzare sensori di fascia alta con prestazioni ottimizzate, abbinate a basso costo ed elevata qualità. La stretta collaborazione che dura da 22 anni con ARRI dimostra il nostro impegno e le nostre capacità di fornire sensori di immagine destinati ai mercati della cinematografia digitale di fascia alta e della visione artificiale”.