Bain Capital, fondo di private equity statunitense, ha ricevuto l’approvazione per l’acquisizione da 18 miliardi di dollari di Toshiba Memory.
Per l’accordo, infatti, mancava ancora l’ok dell’autorità antritrust cinese, ritardata a causa della guerra commerciale in atto tra Stati Uniti e Cina.
Secondo quanto si legge in una nota rilasciata da Bain “Abbiamo ricevuto tutte le approvazioni scritte per l’acquisizione di Toshiba Memory Corporation dalle autorità antitrust in Cina. La transazione dovrebbe completarsi i primi di giugno”. Anche la società giapponese ha confermato in una nota di aver ricevuto l’ok dalle autorità cinesi.
Il mercato cinese è per Toshiba uno dei più rilevanti nel campo delle memorie e dei microprocessori, e Pechino avrebbe dato l’ok all’operazione senza chiedere alcuna modifica del contratto.
Dopo mesi di attesa, alcuni all’interno di Toshiba dubitavano che l’approvazione sarebbe mai arrivata, proprio per le azioni commerciali da parte degli Stati Uniti e della Cina, tanto che Toshiba aveva iniziato a valutare alternative per il business dei chip.
Ci sono inoltre segnali che la Cina avrebbe ripreso a valutare l’acquisizione da parte di Qualcomm di NXP Semiconductors, che si era arrestata in modo simile per le preoccupazioni della Cina di fronte a nuove dazie da parte degli Stati Uniti e un embargo sulla società di telecomunicazioni cinese ZTE Corp.