La startup europea Kalray è intenzionata a presentare sul mercato un rivoluzionario processore general purpose e multicore. La società, fondata nel 2008 da Joel Monnier, vicepresidente del reparto R&D di STMicroelectronics, sostiene che sia possibile, combinando hardware e software opportuni, oltrepassare l’attuale barriera dei processori multicore, e produrre un chip CMOS, con tecnologia da 28 nm, che integra un array di 256 processori.
In particolare il processore MPPA (multi purpose processor array) di Kalray prevede una matrice di 256 processori, organizzati in 16 gruppi di 16, in grado di lavorare in parallelo e di comunicare tramite un Network-on-Chip, proprio come avviene per i cluster di computer che operano su Internet. Kalray ha adottato anche l’architettura proprietaria VLIW (very long instruction word) con un’unità di calcolo a virgola mobile a 32/64 bit.
Il chip dovrebbe fornire circa 200 Gflops a 400 MHz di frequenza di clock e un massimo di circa 500 Gflops con un consumo energetico di circa 5 W. Numerose le applicazioni che potranno trarre notevoli benefici da un livello di parallelizzazione particolarmente spinte tra cui infrastrutture di telecomunicazioni, sistemi di imaging, sicurezza dei dati e appliances collegate in rete.