Italtel e Open Fibra hanno firmato le estensioni contrattuali relative alle attività di sviluppo della rete a banda ultralarga per le aree bianche del Paese (le cosiddette aree «a fallimento di mercato») dei primi due bandi Infratel. I primi contratti risalgono al 2016 anno in cui Italtel è stata scelta in qualità di progettista indicato.
L’importo economico complessivo, riferito all’attività di durata pluriennale, dipendentemente dalle tempistiche indicate dal committente, è di circa 200 milioni di euro, in linea con le aspettative economiche del piano industriale Italtel.
I bandi Infratel hanno come oggetto la progettazione e costruzione nonché la manutenzione e gestione di una infrastruttura a Banda Ultralarga per oltre 6700 Comuni appartenenti alle regioni Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo e Molise (primo bando) e alle regioni Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia e Provincia Autonoma di Trento (secondo bando).
Italtel, attraverso i propri Centri di Ingegneria delle Reti a banda ultralarga conduce la progettazione della infrastruttura di accesso in fibra ottica (FTTH – Fiber To The Home), della rete di accesso wireless (FWA – fixed wireless access), nonché dei PoP (Point of Presence) della rete.
“Siamo orgogliosi di avere un ruolo significativo in un progetto di grande rilevanza per il Paese, con ricadute occupazionali importanti”, dice Stefano Pileri, amministratore delegato di Italtel. “Grazie alla collaborazione con Open Fiber, Italtel consolida le proprie competenze nella progettazione di reti a banda ultralarga ottiche e wireless, maturando una esperienza unica che potrà rappresentare un valore per l’evoluzione delle reti in ottica 5G e per lo sviluppo dei mercati esteri”.