D: Dal suo punto di vista, come sta andando il mercato?
R: Troppo spesso l’attenzione dei media che si occupano di elettronica è focalizzata quasi esclusivamente sulla tecnologia dei circuiti integrati e sulle problematiche a essa collegate. Sono pochi coloro che si rendono conto che le medesime dinamiche interessano altre categorie di prodotti; in realtà esse hanno serie implicazioni anche per i produttori di connettori e fanno sorgere ostacoli difficili da superare. Il livello di densità sempre maggiore dei sistemi elettronici è facilmente riscontrabile in una vasta gamma di applicazioni. In alcuni casi, ciò è imputabile al gran numero di dispositivi elettronici integrati in tali sistemi, mentre in altri la maggiore densità è imputabile alla riduzione delle dimensioni del progetto. Spesso, comunque, questi due fattori entrano in gioco contemporaneamente. Ad esempio, nello sviluppo di sistemi da utilizzare negli UAV (aeromobili a pilotaggio remoto), così come nelle applicazioni tipiche dei settori automobilistiche e spaziali, tutta l’elettronica di supporto deve essere integrata in alloggiamenti estremamente compatti che lasciano poco spazio per la connettività. I circuiti integrati utilizzati (unitamente al dissipatore) occupano la maggior parte dello spazio disponibile sulla scheda PCB. Senza dimenticare che queste schede sono posizionate a distanza ravvicinata le une dalle altre. Dopo queste premesse, è necessario osservare che gli OEM richiedono ai loro fornitori connettori per PCB a basso profilo (e più in generale di dimensioni ridotte) che siano nel contempo in grado di garantire le prestazioni previste. I connettori, quindi, devono supportare correnti di intensità elevata ed essere caratterizzati da tolleranze sempre più strette.
Il settore dell’automazione industriale è un ottimo esempio delle esigenze che i connettori devono essere in grado di soddisfare. Con l’avvento di Industry 4.0, il livello di complessità dei sistemi sviluppati per supportare questo concetto di fabbrica digitale sta aumentando rapidamente. Tuttavia, è necessario rispettare vincoli severi in termini di spazio, affinché tali sistemi non rappresentino un ostacolo per il corretto funzionamento della fabbrica nella quale sono installati. I connettori, pur dovendo occupare uno spazio il più ridotto possibile, devono comunque garantire la massima affidabilità, al fine di evitare eventuali interruzioni dell’attività. A questo punto è utile ricordare che l’arresto per parecchie ore di una linea di produzione in uno stabilimento a causa di un guasto di una connessione elettrica può tradursi in una perdita dell’ordine di parecchie migliaia di euro.
Un altro problema per i fornitori di connettori è rappresentato dal fatto che i team che si occupano dell’ingegnerizzazione non considerano con sufficiente anticipo l’integrazione degli elementi che forniscono la connessione. Troppo spesso tale aspetto del progetto di sviluppo non viene ritenuto prioritario, ma viene affrontato “all’ultimo minuto”, quando lo spazio disponibile molte volte si rivela insufficiente. I fornitori di connettori si trovano quindi “costretti” a proporre soluzioni più compatte, che in ogni caso devono garantire le medesime caratteristiche in termini di prestazioni. Ovviamente, un’altra richiesta imprescindibile degli OEM è minimizzare il costo della BOM (Bill Of Material) e semplificare il più possibile l’assemblaggio.
D: Per poter crescere e incrementare il business, sono state introdotte nuove strategie di mercato?
R: Può sembrare un’ovvietà ma grazie al continuo contatto con i clienti e a un’analisi approfondita delle loro richieste siamo sempre in grado di offrire prodotti innovativi e aumentare di conseguenza la nostra quota di mercato. I connettori di Harwin, per esempio, sono utilizzati da molte tra le più importanti squadre corse in tutto il mondo. Si tratta di un’applicazione molto impegnativa, che richiede un dialogo costante tra i nostri team di ingegnerizzazione e il cliente al fine di ridurre il peso, diminuire gli ingombri e aumentare al massimo le prestazioni. Si tratta comunque di una strategia che mettiamo in atto con la nostra base clienti, grazie alla quale possiamo soddisfare tutte le esigenze, anche le più complesse. La nostra strategia prevede anche l’ammodernamento su base regolare degli stabilimenti produttivi, in modo da poter disporre delle apparecchiature più avanzate con le quali realizzare le soluzioni di connettività della prossima generazione. Harwin, inoltre, collabora attivamente con un certo numero di università inglesi, europee e nord-americane con l’obiettivo di analizzare tutte quelle applicazioni emergenti che avranno un impatto sul mondo industriale nel lungo periodo. La combinazione di tutti questi fattori ci consentirà di acquisire un notevole vantaggio rispetto alla concorrenza.
D: Quali sono i prodotti più interessanti e innovativi della vostra offerta?
nella foto: Wendy Preston