Intervista a Davide Palandella, Automotive Segment manager National Instruments Italy

Dalla rivista:
Elettronica Oggi
Autore: A cura della redazione
D: Qual è la sua opinione riguardo l’andamento del mercato?
R: Da una mera osservazione basata sui volumi, emergono le notevoli disparità nei trend relativi ai mercati “tradizionali” (fatta eccezione per gli USA), stagnanti o in contrazione, contrapposti alla continua crescita nei Paesi emergenti della regione denominata BRIC (Brasile, Russia, India e Cina).
Vi sono però altri fattori da considerare per una previsione sul futuro del trasporto su strada, quali la spinta all’innovazione per ottemperare alle sempre più stringenti regolamentazioni sulle emissioni, efficienza e diversificazione nello sfruttare le fonti energetiche (trazioni elettriche e ibride), sicurezza e comfort (convergenza di tecnologie infotelematiche sempre più avanzate, rivoluzione/evoluzione dei flussi di progettazione e verifica prodotto con particolare attenzione all’impatto sulla safety). In sintesi, la complessità del prodotto cresce a ritmi impressionanti e pone sfide importanti a livello ingegneristico, tecnologico e di integrazione.
D: Quali sono le principali strategie adottate dalla vostra società nel breve/medio periodo per soddisfare al meglio le richieste di questo mercato?
R: Le crescenti sfide imposte dall’esponenziale aumento nella complessità dei sistemi veicolo trovano un corrispondente nella missione che National Instruments persegue dalla sua fondazione; lo sviluppo di strumenti al servizio di ricercatori ed ingegneri per accelerare la produttività e l’innovazione,
massimizzare l’accessibilità alle nuove tecnologie dalle scuole all’industria, attraverso una solida cultura aziendale e stabilità (organizzazione worldwide, differenziazione tra i maggiori settori industriali).
D: In che modo state implementando queste strategie?
R: Il costante investimento in Ricerca e Sviluppo, indipendentemente dalle situazioni dei diversi mercati e settori industriali è stato e continuerà a essere uno dei principali fattori di successo di National Instruments; parimenti si persegue la continua specializzazione delle tecnologie a supporto delle crescenti sfide per gli ingegneri in settori quali, tra gli altri: la prototipazione progettazione di sistemi di controllo motore sempre più evoluti e in tempi rapidi mediante l’acquisizione del partner DRIVVEN, l’accessibilità grafica alla progettazione elettronica basata su FPGA e integrata in strumenti a Radio Frequenza in aiuto alle crescenti sfide di validazione nell’infotelematica di bordo.
Parallelamente si potenziano le sinergie con i più importanti fornitori di tecnologie complementari, come nel project e requirements management, per offrire agli ingegneri le toolchain necessarie a risolvere efficacemente le sfide della test automation come soddisfare le prescrizioni dei Safety standard.
D: Quali sono le previsioni a medio/lungo termine?
R: Nonostante le disparità di crescita nelle diverse aree geografiche e il riassetto delle organizzazioni internazionali dei principali supplier, è importante considerare il panorama automotive sempre più nella sua globalità e come tale constatare l’enorme impatto della diffusione in mercati emergenti, l’impulso all’utilizzo di forme di energia alternativa al combustibile fossile, l’esponenziale impiego dell’elettronica per servizi e sicurezza.
La risultante di tutti questi fattori, contrapposti a una sempre maggiore concentrazione dei suppliers, sarà verosimilmente una spinta all’innovazione e all’avvicinamento a veicoli più sicuri, accessibili e dal ridotto impatto ambientale che vorremmo in un mondo per i nostri figli.
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