Secondo alcune indiscrezioni provenienti da tre fonti contattate da Reuters, Intel potrebbe aprire una fabbrica di semiconduttori in Italia.
Gli esperti, del resto, sottolineano che Pat Gelsinger, CEO di Intel, aveva già fatto dichiarazioni in merito a forti investimenti in Europa per espandere le capacità produttive dell’azienda.
In un contesto internazionale che vede forti attriti fra Stati Uniti e Cina per Taiwan dove sono prodotti la maggior parte dei chip attualmente sul mercato e una carenza non rapidamente risolvibile nella disponibilità di questi componenti che sta danneggiando diversi settori fra cui quello automobilistico, la notizia è sicuramente interessante. Occorre comunque fare i conti anche con la concorrenza di altri Paesi europei, fra cui la Germania e la Francia che spingono per la realizzazione di questi tipo di impianti nei rispettivi territori.
Le fonti hanno precisato a Reuters che l’Italia sarebbe pronta a finanziare parte dell’investimento complessivo con soldi pubblici, offrendo condizioni favorevoli a Intel per quanto riguarda i costi del lavoro e dell’energia, a fronte della creazione di oltre 1.000 posti di lavoro diretti.
Entro fine anno comunque si dovrebbero avere informazioni più sicure sui dettagli dei progetti di Intel anche se gli analisti sottolineano che i tempi per la realizzazione di questo tipo di fabbriche sono relativamente lunghi e che quindi verosimilmente occorrerà affrontare in altro modo l’attuale carenza di chip.