A un anno dal lancio del Piano Industriale 4.0, è il momento di domandarsi a che punto siamo, ma soprattutto se il merito di aver spinto le aziende verso un vero e proprio processo di digitalizzazione è proprio degli incentivi fiscali del Governo. Sicuramente sì, come ha recentemente sottolineato il ministro Calenda, ma non solo. Ora la sfida è quella di attuare piani di Industria 4.0 e di integrare i progetti tra imprese a livello di filiera. Da Industria 4.0 a Impresa 4.0: questa è la seconda fase.
Ci sono aziende che hanno già messo il turbo: una di queste è Cisco.
Michele Dalmazzoni, s
Collaboration & Industry 4.0, è responsabile per Industry 4.0, per la digitalizzazione del settore industriale e manifatturiero italiano nell’ambito del progetto Digitalian. Il manager, in una nota all’Ansa, afferma che oggi occorre alzare il livello di digitalizzazione nelle imprese stesse e portare la progettualità dal livello dell’Industria 4.0 a quello dell’Impresa 4.0.Dalmazzoni parla della necessità di “uscire dall’interpretazione meramente legata all’aspetto industriale, alla macchina connessa, per capire che è l’impresa nel suo complesso che deve essere connessa”. Per il responsabile Industry 4.0 di Cisco la digital transformation delle imprese deve considerare che le fasi e i processi “in cui si crea valore in un’azienda non sono solo quelli della produzione, ma anche tutti processi di R&D, di design, di definizione e attuazione delle strategie commerciali, così come anche le fasi di marketing, brand managing, di analisi della customer experience e dell’after sales service”.
E aggiunge che è necessario”passare da un concetto di Industria 4.0 a un concetto di Impresa 4.0, uscendo dall’interpretazione meramente legata all’aspetto industriale, alla macchina connessa, e capendo che è l’impresa che deve essere connessa”. Tutto ciò, l’evoluzione del piano nazionale Industria 4.0, secondo Cisco.
Quando si crea valore in azienda? Secondo Dalmazzoni, non solo nel momento della produzione, ma anche nella ricerca e sviluppo, del design del prodotto, delle strategie di commercializzazione, così come il momento del marketing, del brand managing, della customer experience e dell’after sales service. Certamente “il piano Calenda ha avuto il grandissimo merito di riattivare tutto il settore e mettere al centro la questione industriale”, sottolinea Dalmazzoni, ma è importante domandarsi quale sarà l’evoluzione”.
Il manager fa poi il punto sul un tessuto imprenditoriale italiano, caratterizzato da PMI a gestione familiare, “lontane dal modello tedesco fatto da grandi imprese che guidano le filiere con un’impostazione centralistica, ma anche dalle suggestioni provenienti dalla Silicon Valley e dalla California con una digitalizzazione stile Uber e Airbnb”.
Cisco ha dunque intrapreso un percorso per la trasformazione digitale insieme alle imprese: il Cisco Customer Club, con uno scambio di esperienze, l’individuazione di modelli e la divulgazione di best practice del Made in Italy. Ne fanno parte realtà come aziende come FCA, Marcegaglia, Marzocco, Dallara, Inpeco, Fluid-O-Tech ecc.