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Industrial Automation & Control: i trend emergentiERT

L’automazione è divenuta la spina dorsale dell’evoluzione industriale, integrando tecnologie all’avanguardia in diversi settori e ottimizzando l’efficienza operativa. In questa intervista Ankur Tomar, Regional Solutions Marketing Manager di Farnell, illustra le principali tndenze nel settore dell’Industrial Automation & Control

EO:Quali sono i settori che registrano un aumento della domanda nel mercato italiano e quali sono, secondo lei, i fattori che la determinano?

A.T.:Siamo testimoni di una crescita industriale in tutta Italia, soprattutto nel settore manifatturiero, in particolare per quanto riguarda la rapida crescita di interesse per l’automazione degli impianti OEM.

Lavoriamo a stretto contatto con i nostri produttori di elettronica, ma al di là dei requisiti dei componenti, stiamo assistendo a una forte richiesta di tecnologie che consentano una maggiore automazione. Man mano che sempre più persone comprendono i vantaggi dell’automazione desiderano esplorare la possibilità di adattare le soluzioni di automazione alle infrastrutture esistenti o determinare quali funzionalità aggiungervi, per ottenere vantaggi in termini di della produttività e dell’efficienza desiderati.

Farnell sta affrontando questa crescita della domanda di nuove soluzioni di automazione aumentando le scorte di magazzino di fornitori come Festo, Schneider, Omega, ABB, Honeywell, Dwyer Instruments e altri. Abbiamo investito molto per garantire che i componenti di cui gli sviluppatori hanno bisogno per le soluzioni di automazione industriale, che si tratti di sistemi di controllo, sensori o manutenzione, siano prontamente disponibili.

È altrettanto vero che il settore automotive, soprattutto per quanto riguarda i veicoli elettrici (EV) e le relative stazioni di ricarica, è in rapida crescita. Stiamo assistendo a una sostanziale crescita della domanda da parte del segmento automotive in tutta Italia.

EO:In che modo le capacità avanzate dell’AI stanno cambiando il settore?

A.T.:Sappiamo tutti che l’AI sta avendo un effetto profondo sull’industria. Abbiamo fatto un sondaggio nel 2020 per chiedere alle persone se erano disposte ad adottare una soluzione di AI, e il 20% ha risposto positivamente. Abbiamo fatto un sondaggio simile nel 2022 che includeva la stessa domanda sull’adozione dell’AI e il risultato è raddoppiato al 40% di risposte positive. Abbiamo anche condotto un sondaggio nel 2023 per sapere se gli ingegneri si fidano dell’AI per la selezione dei componenti e l’86% degli intervistati ha dichiarato che si fiderebbe dell’AI per svolgere almeno un ruolo nella selezione dei componenti per i propri progetti. Più di un quinto ha dichiarato che si affiderebbe “completamente” all’intelligenza artificiale per la selezione dei componenti.

Ciò che sta consentendo la rivoluzione dell’AI sia nello sviluppo dei prodotti che nella produzione è che la gente, o forse è più opportuno dire l’AI, ora capisce cosa fare con i dati. Con la crescente diffusione della digitalizzazione, si accumulano sempre più dati che, in un modo o nell’altro, rendono possibile quasi tutto, soprattutto per quanto riguarda la ricerca di modi per migliorare la conservazione dell’energia attraverso l’efficienza operativa e di manutenzione.

Sensori di vibrazione, tracker, telecamere e molti altri dispositivi abilitati all’intelligenza artificiale stanno cambiando le carte in tavola e tutti, dalle PMI alle grandi aziende globali, investono sempre più in strumenti di raccolta, analisi e gestione dei dati per aumentare, e talvolta trasformare completamente, le loro attività. Ciò sta avvenendo in Italia e nella maggior parte delle altre principali economie mondiali.

EO:Esistono differenze, in termini di tasso di adozione e/o modalità di utilizzo dell’AI, tra grandi aziende e piccole/medie imprese?

A.T.:L’adozione dell’AI sta avvenendo in modo trasversale, sia che si tratti di grandi che di piccoli produttori. Certo, le aziende più grandi stanno adottando l’AI più velocemente semplicemente perché hanno le risorse per investire. Ma è ovvio che i benefici dell’AI saranno ripagati: una volta presentati i fatti, indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda, la resistenza agli investimenti nell’intelligenza artificiale spesso svanisce rapidamente.

EO:Farnell ha recentemente annunciato di essere il distributore esclusivo di Raspberry Pi 5. Come vi assicurate di poter soddisfare la domanda di nuovi prodotti come questo, nonostante gli eventi globali in corso che influiscono sulla fornitura costante di componenti?

A.T.:Siamo stati orgogliosi di lanciare Raspberry Pi 5 l’anno scorso. Abbiamo fatto scorta nel dicembre 2023, per poi iniziare a distribuire ai nostri rivenditori.

Sfortunatamente, nelle fasi iniziali si sono verificate alcune difficoltà nella catena di approvvigionamento, ma siamo lieti di annunciare che ora sono state risolte. Lavoriamo a stretto contatto con tutti gli anelli delle nostre catene di fornitura, quindi abbiamo una visione molto più approfondita della probabile situazione delle forniture e delle richieste che verranno fatte, il che ci permette di adottare l’equilibrio di gestione delle forniture più appropriato in ogni momento.

EO:L’Industria 4.0 si sta lentamente evolvendo verso l’Industria 5.0. Potete condividere con noi i prodotti e le tecnologie specifiche che stanno supportando questa evoluzione? In che modo ritenete che possano giovare alle industrie locali?

A.T.:Il bello dell’industria 5.0 è che riguarda più le persone che la tecnologia. È una differenza enorme.

L’Industria 4.0 prevede che l’automazione diventi sempre più digitale, con sistemi intelligenti, AI, ecc. Ma l’Industria 5.0 si concentra maggiormente sul consumatore e sulla personalizzazione necessaria per soddisfare le sue esigenze. Grazie all’Industria 4.0, la digitalizzazione aiuterà a progredire in questa direzione.

In sostanza, si tratta di una tecnologia che consente ai clienti di ottenere esattamente ciò che vogliono, esattamente quando lo vogliono o ne hanno bisogno. Questo vale per le imprese industriali, ma nell’Industria 5.0 i consumatori tornano a occupare il posto che gli spetta. Tutto si sposta sul punto di vista dei consumatori.

Ma questo non si limita ai beni di consumo. L’Industria 5.0 coinvolge anche la cobotica. Gli esseri umani lavorano in modo sicuro ed efficiente accanto ai robot, programmati per svolgere le attività banali e ripetitive che, a loro volta, consentono alle loro controparti umane di concentrarsi su lavori più intuitivi. Alcuni tendono a pensare che i robot vengano installati per sostituirli, ma il fatto è che nel corso della storia ogni grande innovazione tecnica che, all’epoca, si diceva fosse un killer di posti di lavoro, in realtà ne ha creati molti di più.

EO:In che modo Farnell supporta gli ingegneri nello sviluppo e nell’adozione di soluzioni all’avanguardia per il settore industriale?

A.T.:Come ho già detto, lavoriamo a stretto contatto con i fornitori per essere i primi a portare le ultime tecnologie ai nostri clienti.

Per poter offrire un’ampia gamma di prodotti agli ingegneri, cerchiamo di raccogliere tutte le informazioni disponibili sul prodotto, ad esempio come usarlo, quali sono le tendenze del momento, white paper, eBook, webinar e podcast, solo per citarne alcuni. In questo modo possiamo collaborare con un fornitore o con il nostro team interno per consentire ai clienti di apprendere tutto il possibile sulla nuova tecnologia, su come adattarsi a essa e/o su come implementarla.

Il Technical Resource Hub di Farnell è un’ampia raccolta di whitepaper, articoli tecnici, video, moduli di formazione, tutorial e risorse aggiuntive, che costituiscono un’eccezionale ricchezza di risorse per gli ingegneri addetti allo sviluppo. Il nostro archivio è tutto incentrato sulle tecnologie all’avanguardia e sulle loro applicazioni, per garantire che i nostri clienti siano in grado di utilizzare queste conoscenze per produrre una nuova generazione di innovazioni.

EO:arnell ha investito nella sua linea di fornitori per supportare diversi settori. Sono in corso accordi con nuovi fornitori per sostenere l’investimento dell’azienda nell’automazione e nel controllo industriale?

A.T.:Stiamo assistendo a un’enorme richiesta di nuove soluzioni di automazione e controllo da parte delle industrie. Stiamo ampliando regolarmente la nostra gamma di prodotti, approfondendo i portafogli di prodotti con i fornitori esistenti e coinvolgendone di nuovi.

Collaboriamo con oltre 42 produttori leader, tra cui il recente ingresso di Dwyer Instruments, e disponiamo di oltre 220.000 prodotti elettromeccanici, industriali, di automazione e controllo, sensori, utensili e forniture per la produzione. Inoltre, disponiamo di oltre 350.000 prodotti industriali per ogni esigenza di fabbrica.

EO:L’industria tecnologica/elettronica, in generale, lamenta la mancanza di personale qualificato. In che modo la mancanza di lavoratori qualificati influisce sulle attività del distributore?

A.T.:Investiamo molto nella formazione dei dipendenti.

C’è una carenza di competenze in tutto il mondo, ma noi cerchiamo di superarla offrendo una formazione ancora maggiore ai nostri dipendenti, sia nuovi che di vecchia data, con un tempo aggiuntivo per imparare e adattarsi a un ambiente di lavoro nuovo, modernizzato e spesso digitale.

Se necessario, collaboriamo con i fornitori per fornire informazioni che consentano ai nostri clienti di migliorare la loro forza lavoro esistente e di formare i nuovi assunti.

Complessivamente, la carenza di competenze non ci ha colpito più di tanto, ma questo è dovuto soprattutto al fatto che facciamo molta formazione di alta qualità, che credo sia la chiave del successo per ogni settore manifatturiero in Italia e in tutto il mondo industrializzato.

EO:Qual è l’obiettivo finale di sfide come la recente “Experimenting with Industrial Automation”?

A.T.:Sperimentare l’automazione è una delle sfide più grandi per le aziende di qualsiasi dimensione. Facciamo retrofit? Costruiamo una struttura completamente nuova? Potenziamo una linea di produzione e vediamo come va? Lo proviamo con un’intera struttura e, se ha successo, lo diffondiamo in tutti i siti?

Le domande sono tante, ma un partner come Farnell è in grado di consigliare gli ingegneri industriali, gli integratori di sistemi e i produttori che se le stanno ponendo e di fornire loro una linea diretta verso la tecnologia che consentirà loro di effettuare con successo la transizione giusta per la loro azienda. Tuttavia, è importante sottolineare che non esiste “una” soluzione giusta. La soluzione giusta è quella che si adatta alla vostra azienda, ed è parte del nostro lavoro aiutarvi a trovarla.

EO:Farnell si è impegnata in una nuova campagna, Save the Bees. Quali sono gli obiettivi di sostenibilità delle aziende per il 2024? Vedremo investimenti in componenti elettronici organici?

A.T.:”Save the Bees”, il programma ambientale, sociale e di governance di Farnell, è stato dedicato al sostegno delle api, delle persone e del pianeta fin dal suo lancio nell’aprile 2023. Collaborando con organizzazioni di tutto il mondo, sosteniamo attivamente gli apicoltori impegnati a costruire un futuro migliore per le api. Questi apicoltori non solo contribuiscono al benessere delle api, ma guidano anche iniziative in ambito tecnologico, STEM e di sostegno alla comunità.

È gratificante vedere come i prodotti che offriamo consentano agli apicoltori di monitorare e migliorare l’efficienza del loro lavoro. Inoltre, sosteniamo la causa dell’educazione dei bambini sul ruolo vitale delle api sponsorizzando “Micro:bits” per i programmi STEM.

Di recente abbiamo completato l’elenco dei vincitori della borsa di studio “Bee Heroes” che sponsorizziamo, e non potremmo essere più soddisfatti. Questa borsa di studio ha un’ampia portata, a partire dalle scuole e dalle università fino ai programmi di sostegno ai veterani attraverso l’educazione all’apicoltura.

I nostri programmi uniscono le comunità e creano opportunità per un domani migliore, soprattutto per i bambini provenienti da contesti svantaggiati e per quelli con disabilità. Siamo orgogliosi di porre l’accento sull’ecologia e sulle iniziative di protezione delle api basate sui dati.

Il successo del programma è ulteriormente sottolineato dalla partecipazione entusiasta dei nostri dipendenti, che hanno avuto la possibilità di istruirsi partecipando alla celebrazione della Giornata delle Api. I nostri dipendenti hanno anche la possibilità di monitorare le api che abbiamo adottato nell’area EMEA attraverso l’app 3Bee, che utilizza sensori e bilance per una raccolta efficace dei dati.

Crediamo nel grande valore di queste iniziative e siamo incoraggiati dall’impatto positivo che hanno sull’ambiente e sulle nostre comunità.