Dei 30 miliardi di connessioni Internet previste entro il 2020, l’85% di queste saranno imputabili a “oggetti” web-enabled di varia natura – ovvero sistemi commerciali, industriali e consumer, sensori distribuiti, veicoli e così via – mentre il restante 15% sono relative a dispositive elettronici utilizzate dale persone per comunicare, scaricare e ricevere flussi di dati e ricercare informazioni sulla rete.
Lo scenario è opposto a quello di inizio millennio, dove l’85% delle allora 488 milioni di connessioni Internet erano imputabili alle persone che accedevano al Web. La crescita del mercato IoT favorirà senza dubbio le vendite di circuiti integrati destinati a queste applicazioni, che cresceranno con un tasso pari al 15,9% su base annua nel periodo compreso tra il 2015 e il 2019, anno in cui realizzeranno un fatturato pari a 19,4 miliardi di dollari. Un forte aumento (26%) è previsto per la categoria O-S-D (Optoelectronics, Sensors/actuatirs e discretes), mentre ottime saranno le performance di microcontrollori e microcontrollori (+22,3% nei prossimi quattro anni), memorie (+19,8%), Assp (+16,4%) e integrati analogici (+12,7%). A livello di applicazioni, nel periodo preso in considerazione l’aumento più significativo sarà quello fatto registrare dai dispositivi “indossabili” con un +59% (per un totale di 15,2 miliardi di dollari nel 2019 contro 8,1 miliardi del 2015). Buone le prospettivi di aumento (+31,5%) anche per i veicoli “connessi.