Secondo l’Associazione dei fabbricanti e dei distributori di specialisti in semiconduttori (Dmass), i costruttori e i distributori di semiconduttori hanno conseguito ricavi distributivi trimestrali di 1,21 miliardi di euro nel quarto trimestre del 2007 e di 5,37 miliardi di euro in tutto il 2007.
Dal punto di vista regionale, il quadro si presenta variegato. Considerato l’intero anno, le regioni che sono cresciute maggiormente riguardano i paesi dell’Europa orientale (+15,9%) e del Benelux (+15,5%), seguiti dalla Svizzera (+4,3%) e dalla Germania (+0,2%). In quest’ambito i paesi dell’Europa orientale, che riguardano un conglomerato di paesi definiti nella struttura della suddetta associazione, si sono affermati in termini di dimensioni come il terzo più grande mercato (594 milioni di euro nel 2007) dietro a Germania (1,74 miliardi di euro) e Italia (690 milioni di euro). Quanto al Regno Unito e alla Francia, che, oltre a Israele, hanno registrato la massima caduta, le stesse hanno avuto in tutto il 2007 introiti rispettivamente di 515 milioni di euro (-15,7%) e 455 milioni di euro (-11,1%), mentre la regione nordica si è suddivisa tra calo (Finlandia -10,6%, Danimarca -2,8%) e crescita a una cifra (Svezia +4,1%, Norvegia +4%).
Da una prospettiva di segmenti di prodotti, la situazione risulta leggermente diversa – benché non vi sia stato un vero vincitore nel corso del 2007, tre segmenti che hanno sofferto maggiormente sono stati i seguenti: altre logiche (-13,4%), logiche programmabili (-11,8%) e memorie (-8,3%). In questo contesto i componenti discreti sono cresciuti del 4,1%, gli ottici e gli analogici sono aumentati molto marginalmente tra lo 0,2% e lo 0,8%, mentre i micro Mos sono diminuiti dell’1,1%. Di gran lunga le più grandi aree produttive, gli analogici standard (1,1 miliardi di euro) e i microcontrollori (948 milioni di euro) sono rimasti positivi, rispettivamente con il 2% e il 3%, dove i più elevati tassi di crescita si sono avuti negli Igbt e nei sensori, che riguardano gruppi di prodotti relativamente piccoli, mentre la singola massima caduta è stata registrata nelle memorie Flash (108 milioni di euro), con un calo del 25,4% rispetto a un robusto 2006.